Il nome di una bambina italiana di dieci anni fra le stelle, con un satellite del sistema Galileo. Antonianna Semeraro è di Martina Franca (Taranto) ed è stata la vincitrice del concorso ''Un disegno spaziale'' indetto dalla Commissione europea e destinato agli alunni nati ...
quando ha preso il via il programma satellitare europeo. Il concorso si è svolto con l’adesione di numerosi bambini dell’Unione europea, fra i quali 1500 italiani. I partecipanti hanno realizzato lavori con le più svariate tecniche pittoriche, dal dipinto al collage, dai colori a olio a quelli acrilici, all’acquarello, ai colori a pastello. Uno dei 27 satelliti della costellazione del sistema di navigazione satellitare Galileo si chiama «Antonianna». Fa parte del programma dell’Unione Europea che mira allo sviluppo di un sistema globale di navigazione più preciso e affidabile dell’attuale Gps.
La ragazzina pugliese è stata premiata a Roma nel corso di una cerimonia che si è svolta presso la sede della rappresentanza della Commissione europea in Italia, alla presenza di numerose personalità legate al mondo dell'infanzia, della cultura e della scienza aerospaziale. Alla premiazione è intervenuto il vicepresidente della Commissione europea, che ha donato alla piccola Antonianna un modellino del satellite che porta il suo nome. Per lo stesso concorso Killian Gatti di Nettuno (Roma) si è classificato secondo e Nicolò Gherardi di Guastalla (Reggio Emilia) terzo. La giuria italiana era formata da quattro membri di grande prestigio: Volker Liebig, direttore del Centro per l'osservazione della terra dell'Agenzia spaziale europea (ESRIN) di Frascati; Ettore Perozzi, fisico e divulgatore scientifico; Federico Taddia, giornalista, autore e conduttore radiofonico e televisivo; Umberto Guidoni, astrofisico e primo astronauta europeo a visitare la Stazione spaziale internazionale.
«La navigazione satellitare e l'osservazione ed esplorazione dello spazio - ha detto il vicepresidente della Commissione europea alla consegna del premio - sono sempre più importanti per i nostri cittadini, per lo sviluppo economico e per la competitività dell'industria europea. Vogliamo promuovere la creatività dei bambini associata a questo settore affascinante che ci proietta nel futuro affinché le nuove generazioni si appassionino allo spazio fin dall'infanzia. Da questo concorso emerge una cosa importante: i primi tre classificati vengono dalla provincia. Questo significa che la provincia italiana ha talmente tante risorse che deve essere seguita meglio. Ritengo perciò che occorra guardare non solo alle grandi città, ma anche alle piccole realtà che offrono risorse enormi all’Italia e all’Europa».
Finora alle selezioni per il progetto spaziale Galileo hanno partecipato 16mila alunni. I primi due satelliti, lanciati da Kuru nella Guyana francese, portano i nomi di due bambini del Belgio e della Bulgaria: Thijs e Natalia. Ora nel sistema di navigazione satellitare Galileo è arrivata «Antonianna». (Anna Ferrero)
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