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INCIPIT L'inizio di ...

Tristano

di Thomas Mann

(Germania 1875-1955)

Eccoci qui, al sanatorio “La Quiete”! Col suo lungo fabbricato principale e le ali contigue, si stende, bianco e rettilineo, in mezzo all’ampio giardino, che assai piacevolmente adornano grotte, pergolati e chioschetti rivestiti di corteggia d’albero; mentre dietro i tetti d’ardesia si ergono, imponenti, verso il cielo i monti verdi d’abeti e digradanti in piacevoli dirupi.

Ancora il dottor Leander dirige lo stabilimento: barba nera biforcuta, dura e riccia come il crine di cavallo di cui s’imbottiscono i mobili; lenti grosse, scintillanti; aspetto di uomo che la scienza ha raggelato, indurito e riempito di un calmo e indulgente pessimismo…

«Non avrò più fame»

Il primo film che le nostre nonne e le nostre madri andarono a vedere dopo la guerra fu Via col vento. Molte si identificarono in una scena: Rossella torna nella sua fattoria, la trova distrutta, e siccome non mangia da giorni strappa una piantina, ne rosicchia le radici, la leva al cielo e grida: «Giuro che non ... - LEGGI TUTTO

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Secolare tradizione e annuale festival a L’Aquila con il Pianeta Maldicenza. Nel mese di gennaio con la ricorrenza di Sant’Agnese, torna l’antica tradizione aquilana della “Maldicenza”. Per i non aquilani è necessario fare una premessa esplicativa sulla “Maldicenza”, questa strana forma di “virtù civica” del “dire il male”. La festa di Sant’Agnese, solennità popolare tutta laica che ha il suo apice il 21 gennaio di ogni anno, non ha nulla a che fare con la giovane vergine martirizzata ...

a Roma nell’anno 250 d.C., se non per il fatto – come racconta lo storico aquilano Amedeo Esposito in un suo libro sull’argomento – che in un monastero dedicato alla santa, sito nei pressi di Porta Branconia, venivano ospitate le “malmaritate”, donne da redimere che di giorno prestavano servizio in umili faccende domestiche nelle dimore dei signori e potenti della città, mentre a sera rientravano in monastero dove avevano ospizio. Ma il 21 gennaio, giorno della festività religiosa e canonica di Sant’Agnese, era proibito lavorare. Le malmaritate si ritrovavano nelle bettole e nei fondaci della città, insieme al popolo minuto, per dire il male fatto dai potenti presso i quali erano in servizio, mentre critiche verso il potere civile costituito non erano consentite, pena l’esilio perpetuo e il taglio della lingua, in osservanza all’editto vescovile del 1430.

Dunque questa strana festa aquilana ha elevato per secoli la maldicenza a “virtù civica”, rifuggendo dal pettegolezzo, ed esprimendosi con una critica fortemente mordace, sincera e costruttiva, con spiccate venature d’ironia nel dire la verità in piena libertà. Insomma, è stato per secoli un altro degli elementi della forte impronta libertaria degli aquilani, dello spirito autonomistico e ribelle della città fondata nel 1254 con il concorso, secondo la tradizione, di 99 Castelli - un’ottantina in verità – di un vasto territorio. La festa, tramandata nei secoli attraverso le confraternite popolari, nell’Ottocento si arricchì anche con circoli borghesi e nobili. Il regime fascista, che vietò tale tradizione temendone lo spirito libertario, ne oscurò storia e consuetudine senza peraltro riuscire a distruggerla. Che infatti riprese nel 1959 con la rinascita della Confraternita dei Devoti di Sant’Agnese Sancta Agnes Garrulorum Praesidium, intorno alla quale si sono poi costituite quasi duecento confraternite, intus ed extra moenia, le quali in gennaio si riuniscono intorno a tavole lautamente imbandite “maldicendo”, ossia dicendo “male del male” secondo l’atavica tradizione aquilana, e per eleggere priori, badesse e numerose altre colorite cariche per l’anno sociale. Da alcuni anni la tradizione agnesina, con l’impulso determinante della Confraternita dei Devoti di Sant’Agnese e delle principali istituzioni culturali aquilane, è assurta a nuovo fulgore nel Festival “Il Pianeta Maldicenza”, con convegni, spettacoli e premi letterari, nonché con il conferimento della Targa Socrates Parresiastes ad insigni personalità che si sono particolarmente distinte, nel dire e nell’agire, nell’eroica virtù della parresia. Ed è così che la singolare tradizione aquilana della Maldicenza agnesina, fino a non molti anni fa conosciuta solo a L’Aquila e nell’immediato contado, sta destando sempre più largamente curiosità ed interesse, in Italia ma anche all’estero. (Goffredo Palmerini)

EXPLICIT La fine di ...

Il gattopardo

di Giuseppe Tomasi di Lampedusa

(Palermo 1896-1957)

… Pochi minuti dopo quel che rimaneva di Bendicò venne buttato in un angolo del cortile che l’immondezzaio visitava ogni giorno: durante il volo giù dalla finestra la sua forma si ricompose un istante: si sarebbe potuto vedere danzare nell’aria un quadrupede dai lunghi baffi e l’anteriore destro alzato sembrava imprecare. Poi tutto trovò pace in un mucchietto di polvere livida.

Galleria degli Artisti

La Crusca per l'Italia

Una storica istituzione a tutela della lingua italiana, impegnata ancora oggi nelle nuove frontiere dell’evoluzione linguistica, è l’Accademia della Crusca, che ha sede a Firenze nella Villa Medicea di Castello. Il sito web (www.accademiadellacrusca.it) è un portale interamente dedicato alla lingua ... - LEGGI TUTTO

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