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INCIPIT L'inizio di ...

Tristano

di Thomas Mann

(Germania 1875-1955)

Eccoci qui, al sanatorio “La Quiete”! Col suo lungo fabbricato principale e le ali contigue, si stende, bianco e rettilineo, in mezzo all’ampio giardino, che assai piacevolmente adornano grotte, pergolati e chioschetti rivestiti di corteggia d’albero; mentre dietro i tetti d’ardesia si ergono, imponenti, verso il cielo i monti verdi d’abeti e digradanti in piacevoli dirupi.

Ancora il dottor Leander dirige lo stabilimento: barba nera biforcuta, dura e riccia come il crine di cavallo di cui s’imbottiscono i mobili; lenti grosse, scintillanti; aspetto di uomo che la scienza ha raggelato, indurito e riempito di un calmo e indulgente pessimismo…

«Non avrò più fame»

Il primo film che le nostre nonne e le nostre madri andarono a vedere dopo la guerra fu Via col vento. Molte si identificarono in una scena: Rossella torna nella sua fattoria, la trova distrutta, e siccome non mangia da giorni strappa una piantina, ne rosicchia le radici, la leva al cielo e grida: «Giuro che non ... - LEGGI TUTTO

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Un’antica leggenda racconta che i giorni dal 29 al 31 gennaio sono i giorni della merla. Secondo la tradizione, i giorni 29, 30 e 31 sono i più freddi dell'anno. Siamo nel cuore dell’inverno, e neve, gelo e vento solitamente non risparmiano le brevi giornate scaldate da antichi e moderni sistemi di riscaldamento o da un buon bicchiere di ...

vin brulé. Un antico proverbio lega le temperature di questo periodo al clima della successiva stagione: «Giorni della merla freddi, primavera bella; giorni della merla caldi, primavera tardi». La leggenda dei giorni più freddi dell’anno è raccontata in innumerevoli versioni e c’è chi la lega al cambiamento dell’antico calendario romano, che nel 46 a.C. passò da lunare a solare e portò gennaio da 28 a 31 giorni. Il nuovo calendario promulgato da Giulio Cesare favorì il “prestito” a gennaio dei tre giorni di febbraio. E in effetti la leggenda si fonda sul passaggio dei tre giorni da un mese all’altro.

Un tempo i merli erano bianchi e una merla dal candido piumaggio, per evitare il rigido freddo di gennaio, fece scorta di cibo per tutto il mese di gennaio e si rifugiò in una tana in attesa di poter ritornare in libertà a febbraio. Pensando di aver passato il peggio, l’ultimo giorno di gennaio la merla uscì e cominciò a cantare sbeffeggiando gennaio, che si adirò e meditò di vendicarsi. Chiese in prestito tre giorni a febbraio e scatenò bufere di neve, vento, gelo e pioggia. La merla allora si rifugiò nel comignolo di un camino e per la fuliggine le sue penne divennero indelebilmente nere. Da allora i merli sono neri e febbraio è diventato il mese più breve dell’anno.

La leggenda della merla è raccontata con varianti diverse da luogo a luogo e ci sono anche racconti che attribuiscono il detto sul freddo rigido di fine gennaio ad altre storie. Nel 1740, ad esempio, Sebastiano Pauli pubblicò a Venezia un volume sui Modi di dire toscani offrendo due ipotesi dei giorni della merla: in questi giorni il Po gelato avrebbe consentito il passaggio da una riva all’altra di un grosso cannone di nome Merla; un’altra spiegazione è legata a una signora de Merli dei nobili di Caravaggio, che poté raggiungere il marito oltre il fiume.

Tante storie, tante spiegazioni, pochi attimi per raccontare e per far sognare i bambini, anche quelli che di giorni della merla ne hanno accumulati tanti. (Anna Ferrero)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

EXPLICIT La fine di ...

Il gattopardo

di Giuseppe Tomasi di Lampedusa

(Palermo 1896-1957)

… Pochi minuti dopo quel che rimaneva di Bendicò venne buttato in un angolo del cortile che l’immondezzaio visitava ogni giorno: durante il volo giù dalla finestra la sua forma si ricompose un istante: si sarebbe potuto vedere danzare nell’aria un quadrupede dai lunghi baffi e l’anteriore destro alzato sembrava imprecare. Poi tutto trovò pace in un mucchietto di polvere livida.

Galleria degli Artisti

La Crusca per l'Italia

Una storica istituzione a tutela della lingua italiana, impegnata ancora oggi nelle nuove frontiere dell’evoluzione linguistica, è l’Accademia della Crusca, che ha sede a Firenze nella Villa Medicea di Castello. Il sito web (www.accademiadellacrusca.it) è un portale interamente dedicato alla lingua ... - LEGGI TUTTO

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