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INCIPIT L'inizio di ...

Tristano

di Thomas Mann

(Germania 1875-1955)

Eccoci qui, al sanatorio “La Quiete”! Col suo lungo fabbricato principale e le ali contigue, si stende, bianco e rettilineo, in mezzo all’ampio giardino, che assai piacevolmente adornano grotte, pergolati e chioschetti rivestiti di corteggia d’albero; mentre dietro i tetti d’ardesia si ergono, imponenti, verso il cielo i monti verdi d’abeti e digradanti in piacevoli dirupi.

Ancora il dottor Leander dirige lo stabilimento: barba nera biforcuta, dura e riccia come il crine di cavallo di cui s’imbottiscono i mobili; lenti grosse, scintillanti; aspetto di uomo che la scienza ha raggelato, indurito e riempito di un calmo e indulgente pessimismo…

«Non avrò più fame»

Il primo film che le nostre nonne e le nostre madri andarono a vedere dopo la guerra fu Via col vento. Molte si identificarono in una scena: Rossella torna nella sua fattoria, la trova distrutta, e siccome non mangia da giorni strappa una piantina, ne rosicchia le radici, la leva al cielo e grida: «Giuro che non ... - LEGGI TUTTO

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Una storica istituzione a tutela della lingua italiana, impegnata ancora oggi nelle nuove frontiere dell’evoluzione linguistica, è l’Accademia della Crusca, che ha sede a Firenze nella Villa Medicea di Castello. Il sito web (www.accademiadellacrusca.it) è un portale interamente dedicato alla lingua italiana.

Gli inizi dell'Accademia della Crusca risalgono al decennio 1570-1580 e alle riunioni di un gruppo di amici che si dettero il nome di "brigata dei crusconi". Già con la scelta di questo nome manifestarono la volontà di differenziarsi dalle pedanterie ...

dell'Accademia fiorentina, alle quali contrapponevano le cruscate, cioè discorsi giocosi e conversazioni di poca importanza.

Intorno al 1590 l’attività dell’Accademia iniziò ad essere concentrata nella preparazione del Vocabolario: i primi autori ad essere spogliati furono Dante nella Divina Commedia, Boccaccio nel Decameron, e Petrarca nel Canzoniere e i criteri di scelta degli autori “citati” vennero stabiliti coerentemente al fine che i vocabolaristi si proponevano: mostrare e conservare la bellezza del fiorentino trecentesco. La maggior parte degli spogli quindi interessò testi, non solo letterari, fiorentini del Trecento, ma non mancarono aperture verso autori successivi (tra i quali Lorenzo de’ Medici, Berni, Machiavelli, Salviati stesso) e verso autori non fiorentini (Bembo, Ariosto).

Il 1923 rappresenta l’inizio di profondi cambiamenti nell’attività e nelle funzioni che fino ad allora la Crusca aveva svolto: in quell’anno infatti l’allora Ministro della Pubblica Istruzione Giovanni Gentile dispose, con il Regio Decreto dell'11 marzo 1923, il nuovo ordinamento dell’Accademia che prevedeva l’interruzione della compilazione e della stampa del vocabolario, di fatto quindi la soppressione della secolare attività lessicografica. Con un altro decreto del 1937 fu istituito presso l’Accademia un Centro di studi di filologia italiana “con lo scopo di promuovere lo studio e l’edizione critica degli antichi testi e degli scrittori classici della letteratura italiana dalle origini al secolo XIX”.

Liberata nel 1923 dall’impegno propriamente lessicografico, l’Accademia ha potuto da allora dedicarsi ad un’ampia attività di ricerca, di edizioni e di consulenza intorno all’italiano, percorrendo strade nuove sui fronti grammaticale, lessicologico e filologico.

Oggi l’Accademia della Crusca è il più importante centro di ricerca scientifica dedicato allo studio e alla promozione dell’italiano: si propone in particolare l’obiettivo di fare acquisire e diffondere nella società italiana, specialmente nella scuola, e all’estero, la conoscenza storica della lingua nazionale e la coscienza critica della sua evoluzione attuale nel quadro degli scambi interlinguistici del mondo contemporaneo.

L’Accademia prosegue la propria attività editoriale, mette a disposizione del pubblico una Biblioteca specialistica e il proprio Archivio, intrattiene rapporti internazionali con istituzioni analoghe, organizza incontri, seminari e convegni sull’italiano, svolge un ruolo attivo nel campo della politica linguistica europea (in particolare con il progetto “Firenze, Piazza delle Lingue d’Europa”). Offre al pubblico un servizio di consulenza linguistica e conserva una ricca collezione di oggetti d’arte, tra cui le famose “pale”, dipinti su tavola nei quali sono raffigurati gli emblemi degli Accademici. (Accademia della Crusca)

EXPLICIT La fine di ...

Il gattopardo

di Giuseppe Tomasi di Lampedusa

(Palermo 1896-1957)

… Pochi minuti dopo quel che rimaneva di Bendicò venne buttato in un angolo del cortile che l’immondezzaio visitava ogni giorno: durante il volo giù dalla finestra la sua forma si ricompose un istante: si sarebbe potuto vedere danzare nell’aria un quadrupede dai lunghi baffi e l’anteriore destro alzato sembrava imprecare. Poi tutto trovò pace in un mucchietto di polvere livida.

Galleria degli Artisti

La Crusca per l'Italia

Una storica istituzione a tutela della lingua italiana, impegnata ancora oggi nelle nuove frontiere dell’evoluzione linguistica, è l’Accademia della Crusca, che ha sede a Firenze nella Villa Medicea di Castello. Il sito web (www.accademiadellacrusca.it) è un portale interamente dedicato alla lingua ... - LEGGI TUTTO

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