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INCIPIT L'inizio di ...

Memorie d’oltretomba

di François-René Chateaubriand

(Francia 1768-1848)

Sono quattro anni che, di ritorno dalla Terra Santa, acquistai vicino ad una frazione di Aulnay, nelle vicinanze di Sceaux e di Chatenay, una casa di campagna nascosta fra colline coperte di boschi. Il terreno irregolare e sabbioso intorno alla casa non era che un frutteto selvatico, all'estremità del quale c'era una piccola forra e un bosco ceduo di castagni. Questo spazio ristretto mi parve adatto a contenere le mie ampie ambizioni; spatio brevi spem longam reseces. Gli alberi che avevo piantato crescono, ma sono ancora così piccoli che sono io a fargli ombra quando mi metto fra loro e il sole. Un giorno, restituendomi quest'ombra, proteggeranno la mia vecchiaia così come io ho protetto la loro giovinezza. Li ho scelti, per quanto ho potuto, dei vari climi dove ho vagabondato; essi mi rammentano i miei viaggi e alimentano i sogni nascosti in fondo al mio cuore…

Hugo e l’Europa unita

Gli Stati Uniti d’Europa erano già nella visione lungimirante di Victor Hugo, il grande scrittore, poeta e drammaturgo, considerato il padre del Romanticismo in Francia. Quasi due secoli fa, al Congresso internazionale della pace svoltosi nel 1849 a Parigi, tenne un memorabile discorso sull’assurdità e la tragicità ... - LEGGI TUTTO

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Un viaggio nei capolavori e nei luoghi che li hanno ispirati, tra le luminose atmosfere mediterranee, punti geografici e dell’anima, sfondi di vicende artistiche e fondamentali per l’evoluzione dell’arte moderna europea. Il nuovo progetto espositivo pensato per il Centro Culturale Candiani, che nasce dalle collezioni civiche di arte moderna ... 

conservate a Ca’ Pesaro, arricchito da prestigiosi prestiti internazionali, è dedicato ad un altro maestro delle avanguardie del ‘900: Henri Matisse (Le Cateau-Cambrésis, 1869 – Nizza, 1954).

È stato maestro e capostipite dei Fauves – le belve, i selvaggi – e perciò in dialogo con artisti con i quali condivise vicende biografiche e rivoluzioni artistiche; pittore della gioia di vivere, delle emozioni profonde, tradotte in colori forti, vivaci, innaturali. E, soprattutto, interprete della luce: centro della ricerca di Matisse, come di quegli artisti che miravano a catturare l’abbagliante bellezza del Mar Mediterraneo, del Midi, il Mezzogiorno francese, luogo fisico e della creazione artistica, il vero protagonista del colore liberato dall’Espressionismo selvaggio.

Luce e colore sono quindi il fulcro della rassegna, insieme all’importanza, quasi un’ossessione, del disegno per Matisse. In mostra oltre cinquanta opere, partendo dalle preziose raccolte di grafica della Galleria Internazionale d’Arte Moderna – che annoverano tre importanti litografie dell’artista francese datate agli anni Venti e due disegni appartenenti alla sua produzione del 1947 – poste accanto ai capolavori del maestro provenienti dal Philadelphia Museum of Art, dalla Národní Galerie di Praga, dal Musée des Beaux-Arts di Bordeaux, dal Musée des Beaux-Arts di Nancy, dal Centre Pompidou di Parigi, dal Musée Albert-André di Bagnols-sur-Cèze, dal Museo del Novecento di Milano. Sette le sezioni per indagare La modernità viene dal mare, La Luce del Mediterraneo, L’età dell’oro, Il Mediterraneo, un paradiso unico, a cui si affiancano le riflessioni sul decorativo e l’ornamento, il fascino delle linee moresche, le languide figure femminili in veste di odalische in Arabesco e decorazione fino alla sintesi perfetta di Lusso, calma e voluttà e del “disegno del piacere”, di cui scrive il filosofo Jean-Luc Nancy. Nasce così spontaneamente il dialogo con diversi autori che hanno lavorato sulle qualità interiori della pittura, inseguendo la poetica: Henri Manguin, André Derain, Albert Marquet, Maurice de Vlaminck, Raoul Dufy e Pierre Bonnard. Ricerche e produzioni distinte creano tuttavia un racconto corale: dall’amicizia tra Derain e Matisse, in viaggio sulla costa mediterranea della Francia nell’estate del 1905, alla centralità di alcuni luoghi, come Nizza, Arles, Saint-Tropez, quest’ultima divenuta icona dell’arte e della cultura del Novecento.

L’esposizione si chiude con l’ultima rivoluzionaria fase creativa di Matisse. Dal colore alla forma prende avvio dalla produzione dei papiers découpés, fogli di carta colorata ritagliati e incollati nei quali il Maestro francese porta al massimo la sintesi dell’espressione. Dagli epigoni di area veneziana, come Renato Borsato o Saverio Barbaro, alle figurine di Chris Ofili e fino alle composizioni di Marinella Senatore, la dignità del decorativo, dell’ornamento, del disegno e della stilizzazione della figura emerge nell’ultima sezione della mostra come il lascito forse più importante che Matisse fa all’età contemporanea. 

Per Luigi Brugnaro, Sindaco del Comune di Venezia «questa mostra, così come l’arte e la cultura in generale, rappresenta apertura, integrazione e luce, una possibilità per tutti noi. Mi auguro verranno in tanti a visitarla!»

«La mostra dedicata a Matisse – ha dichiarato Mariacristina Gribaudi, Presidente Fondazione Musei Civici – è un ulteriore passo nel percorso che stiamo portando avanti a Mestre, con la proposta di eventi culturali di alta qualità che valorizzino le collezioni civiche di arte moderna e contemporanea»

Parte del percorso espositivo è anche il progetto Come Matisse, l’opera collettiva realizzata dai ragazzi del Summer Camp Musei in gioco, una speciale installazione creata con la tecnica del papier découpé inventata da Matisse. Durante il campo estivo i partecipanti hanno “disegnato con le forbici” le proprie forme, ispirate alle sagome colorate che il maestro francese inventa nella sua maturità; elementi vivaci, dinamici, che invadono lo spazio circostante, impadronendosi delle pareti, ricoprendole di colore. Un progetto partecipativo ideato e realizzato da Muve Education per coinvolgere in modo attivo e divertente, per “scoprire facendo” l’opera di Matisse, per ispirare e sperimentare, per vivere la mostra insieme.  (c.s.)

 

* MATISSE e la luce del Mediterraneo

Centro Culturale Candiani

MESTRE (Venezia)

Fino al 4 marzo 2025

Info: tel. 049.663499 - email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

EXPLICIT La fine di ...

Bar Sport

di Stefano Benni

(Bologna 1947-*)

… Fili d’argento si tendono tra il cielo e la terra. E’ una festa per tutti. Al Rotary pranzo gratis per i bambini poveri. Obbligatorio lo smoking.

Al bar ci scambiamo i regali. Sigari, cambiali, abbonamenti di tribuna. L’albero, decorato con krapfen e candele di motorino, lampeggia e spande intorno un calore confortante. E’ indubbiamente Natale.

Tacchino per tutti. Ai malati dell’ospedale, dentro al brodo... Al carcere, al manicomio e in caserma.  E a mezzanotte, ragazzi, un bel presentatarm a Nostro Signore.

Oggi siamo tutti uguali: soprattutto i poveri, ospiti d’onore nei discorsi dei cardinali, nelle riunioni conviviali, nei servizi dei telegiornali.

Oggi siamo tutti uguali. Il 26, però vado al Sestrière.

Buon Natale.

Tanti libri in libertà

Le vie dei libri sono infinite e, mentre si assiste a un calo dell’editoria cartacea, si aprono nuove strade per i volumi tradizionali che da millenni hanno accompagnato l’umanità. E’ in forte espansione il BookCrossing, una pratica nata negli Stati Uniti e ora in crescita anche in Italia, nota anche ... - LEGGI TUTTO

Galleria degli Artisti

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