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Cara Italia, ...

INCIPIT L'inizio di ...

Orgoglio e pregiudizio

di Jane Austen

(Regno Unito 1775-1817)

E’ cosa nota e universalmente riconosciuta che uno scapolo in possesso di un solido patrimonio debba essere in cerca di moglie.

E benché poco sia dato sapere delle vere inclinazioni e dei proponimenti di chi per la prima volta venga a trovarsi in un ambiente sconosciuto, accade tuttavia che tale convinzione sia così saldamente radicata nelle menti dei suoi nuovi vicini da indurli a considerarlo fin da quel momento legittimo appannaggio dell’una o dell’altra delle loro figlie…

Generazione Erasmus

L’Europa è nata dai pellegrinaggi medioevali, secondo il poeta tedesco Goethe, ma oggi vive e si sviluppa grazie a scelte lungimiranti che riassumono i valori di una lunghissima tradizione. I giovani della Generazione Erasmus, che viaggiano e studiano in paesi diversi, sono un valore per l'Europa, come le ... - LEGGI TUTTO

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Uno dei simboli dell’Italia nel mondo è Giuseppe Verdi, musicista fra i più coinvolgenti di tutti i tempi, celebrato ogni anno con innumerevoli iniziative e proposto nei più prestigiosi teatri internazionali. Dopo due secoli le sue opere continuano a essere di grande attualità e a suscitare emozioni e coinvolgimento, la sua vita resta memorabile anche per la sua grande passione e il ruolo che ha avuto nella costruzione dell’Italia unita, di cui il  17 marzo ricorre l’anniversario.

Giuseppe Verdi nacque a Le ...

Roncole, frazione di Busseto, in provincia di Parma. Il papà Carlo era di origini contadine e con i suoi risparmi riuscì ad aprire un’osteria; la mamma, Luigia Uttini, era una filatrice. Il piccolo Giuseppe fu orientato alla musica prima dall’organista della chiesa della sua frazione, Pietro Baistrocchi e poi dal direttore della locale società filarmonica, Antonio Barezzi; alla sua formazione contribuirono anche Ferdinando Provesi e la frequentazione della ricca biblioteca della Scuola dei Gesuiti di Busseto. Nel 1828 si trasferì a Milano, ma non fu ammesso al Conservatorio, e nel 1836 sposò Margherita Barezzi.

Nel 1839 riuscì a far rappresentare alla Scala la sua prima opera, Oberto Conte di San Bonifacio, con un discreto successo. L’interesse per il compositore dell'impresario della Scala Bartolomeo Merelli portò a commissionargli la commedia Un giorno di regno, composta in un periodo di tragedie familiari per la morte della moglie e dei figli e rivelatasi un fallimento. Il grande successo arrivò con rappresentazione del Nabucco, l’opera a soggetto biblico che rievoca l’esilio degli ebrei a Babilonia con la nostalgia della terra natale, evidente allusione alla situazione dell’Italia sotto il dominio straniero.

Dopo il trionfo del Nabucco Verdi compose una serie di altre opere di largo successo: I Lombardi alla prima crociata, La battaglia di Legnano, I due Foscari, Giovanna d'Arco, Alzira, Attila, Il corsaro, I masnadieri, Ernani, Macbeth. Il compositore di Busseto prese una sua originale strada, ben distinta dai grandi maestri dell’epoca, da Gioachino Rossini a Vincenzo Bellini e Gaetano Donizetti. Dopo le opere giovanili, l’evoluzione musicale portò ala composizione di Luisa Miller, Stiffelio e soprattutto la cosiddetta Trilogia popolare o Trilogia romantica che ebbe uno strepitoso successo: Rigoletto, Il trovatore e La traviata. Su proposta del librettista dell'Opéra di Parigi, Eugène Scribe, compose Les vêpres siciliennes, che ebbe più ampi consensi con la versione italiana I vespri siciliani.

La nostalgia per la campagna portò Verdi ad acquistare la villa di Sant'Agata a Villanova sull'Arda (Piacenza), dove andrà a vivere con la seconda moglie, Giuseppina Strepponi, alternando il soggiorno in campagna a quello a Milano, dove istituì l'Opera pia Casa di riposo per i musicisti.

La produzione operistica proseguì con Simon Boccanegra, Un ballo in maschea, Forza del destino, Don Carlos. Intanto il kedivé d'Egitto gli propose la composizione di un inno per l'inaugurazione del Canale di Suez nel 1869, ma Verdi stava preparando il suo capolavoro Aida, che andò in scena al Cairo la vigilia di Natale del 1871. Seguì un periodo di silenzio, interrotto dalla composizione della Messa di Requiem scritta per la morte di Alessandro Manzoni. La collaborazione con Arrigo Boito, esponente della Scapigliatura milanese, portò al rifacimento di Simon Boccanegra e ad altre due opere di grande successo, Otello e Falstaff.

Il ricco repertorio verdiano comprende anche molte composizioni sacre, album di romanze e un Quartetto per archi in mi minore. In occasione dell'Esposizione universale di Londra nel 1862 compose l'Inno delle Nazioni, in cui per simboleggiare l’Italia inserì non la Marcia Reale, ma Fratelli d’Italia di Goffredo Mameli, ponendolo accanto a God save the Queen e alla Marsigliese Fervente sostenitore dell’unità d’Italia, durante i moti risorgimentali e la repressione austriaca si scriveva Viva V.E.R.D.I. per dire Viva Vittorio Emanuele Re d'Italia. Eletto deputato nel primo Parlamento, fu senatore dal 1874.

Morta nel 1897 la moglie Giuseppina, Verdi fu curato negli ultimi anni dalla figlia adottiva Maria. Negli ultimi giorni via Manzoni e dintorni a Milano furono cosparsi di paglia perché il passaggio dei cavalli e delle carrozze non disturbassero la quiete del maestro. Verdi si spense il 27 gennaio 1901 a Milano al Grand Hotel et De Milan, dove soleva soggiornare. Per i suoi funerali chiese che si svolgessero all'alba o al tramonto, senza sfarzo né musica, ma vi parteciparono oltre centomila persone. Il suo corpo venne sepolto presso la Casa di riposo per i musicisti di milano. Giovanni Pascoli scrisse un componimento per la sua scomparsa, Gabriele D'Annunzio compose In morte di Giuseppe Verdi. (Felice d'Adamo)

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EXPLICIT La fine di ...

Il partigiano Johnny

di Beppe Fenoglio

(Alba-Cuneo 1922-1963)

… Pierre bestemmiò per la prima ed ultima volta in vita sua. Si alzò intero e diede il segno della ritirata. Altri camion apparivano in serie dalla curva, ancora qualche colpo sperso di mortaio, i partigiani evacuarono la montagnola lenti e come intontiti, sordi agli urli di Pierre. Dalle case non sparavano più, tanto erano contenti e soddisfatti della liberazione. Johnny si alzò col fucile di Tarzan ed il semiautomatico… Due mesi dopo la guerra era finita.

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Tra vigile e vigilia

Nel viaggio tra le parole italiane alla ricerca del senso perduto oggi ho scelto di partire da una pagina del vocabolario di latino, in cui si trovano le parole legate al verbo vìgeo/vigère. Si tratta di un verbo intransitivo, cioè tale che, per completare il suo significato, non richiede nessun elemento lessicale aggiuntivo ... - LEGGI TUTTO

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