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INCIPIT L'inizio di ...

Tristano

di Thomas Mann

(Germania 1875-1955)

Eccoci qui, al sanatorio “La Quiete”! Col suo lungo fabbricato principale e le ali contigue, si stende, bianco e rettilineo, in mezzo all’ampio giardino, che assai piacevolmente adornano grotte, pergolati e chioschetti rivestiti di corteggia d’albero; mentre dietro i tetti d’ardesia si ergono, imponenti, verso il cielo i monti verdi d’abeti e digradanti in piacevoli dirupi.

Ancora il dottor Leander dirige lo stabilimento: barba nera biforcuta, dura e riccia come il crine di cavallo di cui s’imbottiscono i mobili; lenti grosse, scintillanti; aspetto di uomo che la scienza ha raggelato, indurito e riempito di un calmo e indulgente pessimismo…

«Non avrò più fame»

Il primo film che le nostre nonne e le nostre madri andarono a vedere dopo la guerra fu Via col vento. Molte si identificarono in una scena: Rossella torna nella sua fattoria, la trova distrutta, e siccome non mangia da giorni strappa una piantina, ne rosicchia le radici, la leva al cielo e grida: «Giuro che non ... - LEGGI TUTTO

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Alla riscoperta dell’Italia e dell'Europa con il turismo lento. Cresce il numero di coloro che decidono di muoversi a piedi o in bicicletta per scoprire, conoscere, sognare le bellezze del Bel Paese. Auto, treno, aereo talvolta sono mezzi ...

per spostarsi nelle lunghe distanze, per raggiungere il “campo di esplorazione”, ma poi servono solo comode scarpe o una semplice bici. La crisi e le difficoltà economiche danno una  mano allo sviluppo del turismo lento, che tuttavia nasce da una filosofia diversa dal tradizionale turismo di massa, dagli spostamenti basati sui chilometri percorsi, sulle mete del consumismo di massa, sul desiderio di raggiungere mete rinomate più che scoprire le bellezze che ci circondano. Solo con il turismo lento, a piedi o in bici con il tempo nelle nostre mani, si possono scoprire scorci stupendi e inesplorati, gustare sapori dimenticati, nel vento che accarezza con profumi venati da indefinibili sensazioni. Nell’Infinito Viaggiare della vita, per dirla con lo scrittore triestino Claudio Magris, il turismo lento porta l’eco degli antichi percorsi, di mondi senza frontiere, dell’Europa stessa nata dai pellegrinaggi medioevali. Lungo i sentieri che portano a Santiago di Compostela, a Roma, a San Michele sul Gargano e, più in là, alla culla del Cristianesimo in Terrasanta si è sviluppata una storia complessa, segnata da fede e cultura, avventure e intrighi. Oggi molti riprendono lo spirito di quegli antichi viandanti per vivere nuove esperienze, forse di fede, forse di cultura o avventura, forse semplicemente di vita. E così il viaggio acquista insospettabili significati, porta nuovi stimoli e nuove curiosità, insieme alla fatica di camminare o pedalare sotto il sole cocente o la pioggia battente. E così lo sguardo si apre a spazi nuovi della natura, della storia, dell’arte e anche dell’anima.

La creazione di una vasta rete di piste ciclabili e ciclopedonali agevolerebbe il turismo lento e la valorizzazione di bellezze paesaggistiche e artistiche note solo a pochi, con risvolti importanti anche dal punto di vista economico. Il progetto di una pista ciclabile che porti da Torino a Venezia o quelli più ambiziosi che dovrebbero collegare il nord e il sud d’Italia lungo i versanti adriatico e tirrenico potrebbero attivare innumerevoli altri progetti per giungere in bici o a piedi fino agli angoli più remoti del Bel Paese. Lungo le tratte più frequentate potrebbero crearsi, a distanze consone al turismo lento, strutture di accoglienza analoghe agli “albergues” che si trovano lungo il camino de Santiago, a costi contenuti e con servizi essenziali.

L’Europa si è già mossa con un grande progetto per il turismo lento e sostenibile. Un programma riguarda la Via Francigena e gli altri cammini di pellegrinaggio transnazionali riconosciuti dal Consiglio d’Europa, intesi come strumento di sviluppo di turismo culturale, sostenibile e di partecipazione comunitaria alla valorizzazione della diversità culturale europea. E’ stato varato il progetto Per Viam, Pilgrims’ Routes in Action, coordinato dall’Associazione Europea delle Vie Francigene e finanziato dall’Unione Europea.

A piedi o in bici, senza confort e aria condizionata, tra fatica, sudore e imprevisti, si può scoprire un’altra Italia e un altro mondo, lungo itinerari più vicini al quotidiano viaggiare della vita. (Felice d’Adamo)

                                                                 © RIPRODUZIONE RISERVATA

 

 

 

 

Immagini inviate a «Italia Italy» dal cicloturista Emanuele d'Adamo (nella foto), protagonista di molte escursioni in bicicletta. Fra le altre: 2014: da Brescia a Foggia - 750 chilometri.

2015: da Brescia a Santiago de Compostela e Finisterre (Spagna) - 2.048 chilometri.

2016: dalla Scozia a Brescia attraverso Inghilterra, Francia, Germania e Svizzera - Oltre 3.000 chilometri.

2017: giro dell'Irlanda lungo l'intera costa anche dell'Ulster, da Belfast a Dublino e da Dublino a Cork - 2.100 chilometri.

 

EXPLICIT La fine di ...

Il gattopardo

di Giuseppe Tomasi di Lampedusa

(Palermo 1896-1957)

… Pochi minuti dopo quel che rimaneva di Bendicò venne buttato in un angolo del cortile che l’immondezzaio visitava ogni giorno: durante il volo giù dalla finestra la sua forma si ricompose un istante: si sarebbe potuto vedere danzare nell’aria un quadrupede dai lunghi baffi e l’anteriore destro alzato sembrava imprecare. Poi tutto trovò pace in un mucchietto di polvere livida.

Galleria degli Artisti

La Crusca per l'Italia

Una storica istituzione a tutela della lingua italiana, impegnata ancora oggi nelle nuove frontiere dell’evoluzione linguistica, è l’Accademia della Crusca, che ha sede a Firenze nella Villa Medicea di Castello. Il sito web (www.accademiadellacrusca.it) è un portale interamente dedicato alla lingua ... - LEGGI TUTTO

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