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INCIPIT L'inizio di ...

Tristano

di Thomas Mann

(Germania 1875-1955)

Eccoci qui, al sanatorio “La Quiete”! Col suo lungo fabbricato principale e le ali contigue, si stende, bianco e rettilineo, in mezzo all’ampio giardino, che assai piacevolmente adornano grotte, pergolati e chioschetti rivestiti di corteggia d’albero; mentre dietro i tetti d’ardesia si ergono, imponenti, verso il cielo i monti verdi d’abeti e digradanti in piacevoli dirupi.

Ancora il dottor Leander dirige lo stabilimento: barba nera biforcuta, dura e riccia come il crine di cavallo di cui s’imbottiscono i mobili; lenti grosse, scintillanti; aspetto di uomo che la scienza ha raggelato, indurito e riempito di un calmo e indulgente pessimismo…

«Non avrò più fame»

Il primo film che le nostre nonne e le nostre madri andarono a vedere dopo la guerra fu Via col vento. Molte si identificarono in una scena: Rossella torna nella sua fattoria, la trova distrutta, e siccome non mangia da giorni strappa una piantina, ne rosicchia le radici, la leva al cielo e grida: «Giuro che non ... - LEGGI TUTTO

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Giovedì 16 febbraio è il giorno di M’illumino di Meno 2023, l’iniziativa promossa dal 2005 dalla trasmissione di Rai Radio2 Caterpillar e divenuta ricorrenza ufficiale con la legge 34/2022. L'obiettivo è di sensibilizzare agli stili di vita sostenibili e al risparmio energetico, spegnendo tutte le luci che non sono indispensabili. Un'iniziativa simbolica e concreta che fa del bene al pianeta e ai suoi abitanti e guarda al futuro. All’evento aderisce anche «Italia Italy - Tutto il bello del Bel Paese», con l’invito: “Spegni le luci, guarda le stelle”.

L’Italia sarà più buia, ma più consapevole della necessità di non sprecare energia per uno sviluppo sostenibile. L’iniziativa prende il nome dai celebri versi di Mattina del poeta Giuseppe Ungaretti (“M’illumino / d’immenso“) e ha un’eco crescente in tutta Italia e anche all'estero.

La prima edizione di M’illumino di Meno si tenne il 16 febbraio 2005, quando, in occasione dell’entrata in vigore del Protocollo di Kyoto, ...

Caterpillar ebbe l’idea di chiedere agli ascoltatori e alle ascoltatrici di spegnere tutte le luci non indispensabili come gesto di attenzione per l’ambiente.

Anno dopo anno, M’illumino di Meno ha promosso e raccontato le molte azioni, piccole e grandi, che ciascuno di noi può fare per salvare il Pianeta: scegliere la bici anziché l’auto, passare alle rinnovabili, condividere, piantare alberi, eliminare lo spreco alimentare e riciclare correttamente. Nel tempo l’urgenza di queste azioni individuali e collettive si è imposta a tutti noi mostrandoci gli effetti sulla natura di anni di sfruttamento ambientale. La pandemia da Covid-19 è stata l’occasione per tutti di ripensare il tema della salute globale e la guerra in Ucraina ci impone nuovamente di accelerare la riconversione energetica. Il cambiamento di abitudini suggerito da molti anni da M’illumino di Meno è ormai diventato una necessità di sopravvivenza, oltre che una possibilità per sviluppare una comunità sociale più sostenibile da tutti i punti di vista.

Superata la maturità, alla 19a edizione, M’illumino di Meno guadagna una postazione fissa nei nostri calendari: con la conversione del Decreto legge 17/2022, infatti, il Parlamento italiano ha istituito la Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili riconosciuta dalla Repubblica. Superata la fase delle date variabili, ora ogni anno M’illumino di Meno si attua ogni 16 febbraio.

Negli anni Rai Radio2 con Caterpillar ha proposto numerose azioni condivise: piantare alberi, scegliere la mobilità dolce, spegnere le luci, organizzare cene anti-spreco a lume di candela. In questo modo M’illumino di Meno ha promosso e raccontato in radio la crescita di una grande comunità energetica, composta da associazioni, scuole, università, persone che producono energia sostenibile in molti modi diversi: chi pedalando verso il lavoro, chi installando pannelli fotovoltaici, chi coltivando l’orto. La Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili è la festa di questa grande comunità energetica: M’illumino di Meno fa comunità.

Come sempre anticipatrice di stili di vita sostenibili in via di diffusione, l’edizione 2023 mapperà il fenomeno crescente delle Comunità Energetiche Rinnovabili: ovvero quelle alleanze territoriali di enti pubblici e cittadini che producono e distribuiscono energia da fonti alternative. L’appello è quindi aperto a comuni, fondazioni, privati cittadini e aziende che intendono sviluppare reti di questo tipo: aderite a M’illumino di Meno!

La grande comunità energetica di M’illumino di Meno sarà poi composta anche quest’anno da tutte quelle scuole, università, amministrazioni, aziende, associazioni, condomìni, cittadini che come da tradizione aderiranno spegnendo le luci, pedalando, organizzando attività di educazione ambientale, riducendo il consumo energetico.

Infine, i molti movimenti per la giustizia climatica ci hanno insegnato che la mobilitazione per il pianeta è internazionale, così anche M’illumino di Meno da quest’anno allarga i suoi confini con il coinvolgimento di altre radio nel mondo e dell’EBU, la European Broadcasting Union: I use less lightJ’éclaire moinsEnciendo menos!

 

 

 

 

L’edizione di “M’illumino di Meno” di quest'anno, organizzata in collaborazione con Rai per il Sociale, si avvale del contributo di due “mentori” speciali: l’ultraciclista Paola Gianotti, testimonial attiva della bici, e il neurobiologo vegetale Stefano Mancuso, promotore delle piante come i più efficaci “ripulitori di aria” a disposizione per compiere la transizione ecologica. Così, se il G20 ha deciso di piantare 1000 miliardi di alberi entro il 2030, Caterpillar e Rai Radio2 con Rai per il Sociale fanno la loro parte per salvare il pianeta coinvolgendo il pubblico radiofonico nella creazione del primo bosco diffuso di “M'illumino di Meno”, grazie alla collaborazione con l’Arma dei Carabinieri: in particolare attraverso il progetto “Un albero per il futuro” gestito dal Raggruppamento Carabinieri Biodiversità, che prevede di piantare 50.000 alberi in 10 anni «con l’obiettivo di creare un bosco diffuso in tutta Italia, fatto di piccoli alberi di specie autoctone che cresceranno con noi accompagnandoci in un percorso che aumenti la qualità ambientale». Tra gli alberi già piantati nelle scuole ci sono anche le migliaia di talee ricavate dall’Albero di Falcone, un ficus piantato “in memoriam” davanti alla casa di Giovanni Falcone e Francesca Morvillo. “M’illumino di Meno” invita, come tutti gli anni, le scuole e le università italiane a partecipare al progetto adottando un albero; i Comuni, le associazioni e i semplici cittadini a piantando semi, aumentando il numero delle piante nei propri spazi, rinverdendo.

Parallelamente, per rafforzare l’idea che solo una cooperazione transnazionale può portare risultati nella tutela del pianeta, una biciclettata attraverserà l’Europa da nord a sud: l’ultraciclista Paola Gianotti partirà da Stoccolma venerdì 25 febbraio 2022, dalla piazza dove Greta Thunberg sciopererà per il clima, e percorrerà l’Europa ciclabile per giungere in Italia per la data di M’illumino di Meno. Porterà con sé alcune piante che donerà lungo il percorso per costituire un simbolico bosco europeo di” M’illumino di Meno”. L’itinerario correrà lungo le grandi ciclovie europee e farà tappa in luoghi simbolici come la sede del Parlamento Europeo dove una talea dell’Albero di Falcone donata dal Raggruppamento Carabinieri Biodiversità sarà intitolata all’ex Presidente David Sassoli.  

Tutte le informazioni sulla campagna e il form per registrare la propria adesione sono disponibili sul sito www.milluminodimeno.rai.it. L’hashtag per raccontare le adesioni sui social è #milluminodimeno.

EXPLICIT La fine di ...

Il gattopardo

di Giuseppe Tomasi di Lampedusa

(Palermo 1896-1957)

… Pochi minuti dopo quel che rimaneva di Bendicò venne buttato in un angolo del cortile che l’immondezzaio visitava ogni giorno: durante il volo giù dalla finestra la sua forma si ricompose un istante: si sarebbe potuto vedere danzare nell’aria un quadrupede dai lunghi baffi e l’anteriore destro alzato sembrava imprecare. Poi tutto trovò pace in un mucchietto di polvere livida.

Galleria degli Artisti

La Crusca per l'Italia

Una storica istituzione a tutela della lingua italiana, impegnata ancora oggi nelle nuove frontiere dell’evoluzione linguistica, è l’Accademia della Crusca, che ha sede a Firenze nella Villa Medicea di Castello. Il sito web (www.accademiadellacrusca.it) è un portale interamente dedicato alla lingua ... - LEGGI TUTTO

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