Il 21 marzo, primo giorno di primavera, è la Giornata Mondiale della Poesia. Il World Poetry Day, di anno in anno sempre più coinvolgente, è nato nel 1999 per iniziativa dell’Unesco, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura. Lo scopo è quello di promuovere la lettura, la scrittura, l’editoria e l’insegnamento della poesia in tutto il mondo.
Il legame con la primavera rievoca il ritorno della luce e la rinascita dopo il lungo esilio invernale, rievoca storie che si perdono nel tempo, come il mitologico ritorno dell’antica divinità babilonese Ishtar dagli inferi dove era scesa per amore o il sole che «montava ’n sù con quelle stelle / ch’eran con lui quando l’amor divino / mosse di prima quelle cose belle», come dice Dante nel primo canto della Divina Commedia.
La poesia è strettamente legata alla musica, al ritmo dei suoni o dell’anima, e la lirica è canto. Da Petrarca a Prévert, da Fabrizio De Andrè a Bob Dylan, ...
a JP Cooper di Perfect Strangers e She's on my mind, le canzoni sono diventate ufficialmente le nuove poesie: fanno sognare, hanno un linguaggio universale e sono accessibili a tutti.
Per la Giornata della Poesia, prima dell'esplosione del Coronavirus, erano state programmate innumerevoli iniziative con incontri, reading, festival, concorsi letterari. Personalità del mondo della cultura e dello spettacolo si sarebbero misurate con la poesia leggendo i loro versi del cuore, forse inconsciamente per ribadire, come già per l’Ermetismo, che la poesia è un “eterno confronto della nostra anima con il senso totale della verità”. Il 21 marzo è anche la giornata dell’anniversario della nascita di una grande poetessa italiana, Alda Merini (Milano, 21 marzo 1931): "Sono nata il 21 a primavera...".
Per la Giornata della Poesia l’auspicio è che ognuno si fermi un attimo per leggere qualche verso, ricordare un momento magico, incantarsi di fronte a un paesaggio o a un tramonto, scoprire la nostalgia di un vecchio o l’incanto di un bambino, osservare lo scorrere lento del tempo, fissare uno sguardo sbarazzino o un sorriso triste, tornare a stupirsi di fronte al sussulto della vita, che è lavoro, progetti, passioni, soprattutto poesia. (F.d'A.)
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Tu non sei i tuoi anni...
di Ernest Hemingway
Tu non sei i tuoi anni,
né la taglia che indossi,
non sei il tuo peso
o il colore dei tuoi capelli.
Non sei il tuo nome,
o le fossette sulle tue guance,
sei tutti i libri che hai letto,
e tutte le parole che dici.
Sei la tua voce assonnata al mattino
e i sorrisi che provi a nascondere,
sei la dolcezza della tua risata
e ogni lacrima versata,
sei le canzoni urlate così forte,
quando sapevi di esser tutta sola,
sei anche i posti in cui sei stata
e il solo che davvero chiami casa,
sei tutto ciò in cui credi,
e le persone a cui vuoi bene,
sei le fotografie nella tua camera
e il futuro che dipingi.
Sei fatta di così tanta bellezza
ma forse tutto ciò ti sfugge
da quando hai deciso di esser
tutto quello che non sei.