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INCIPIT L'inizio di ...

Tristano

di Thomas Mann

(Germania 1875-1955)

Eccoci qui, al sanatorio “La Quiete”! Col suo lungo fabbricato principale e le ali contigue, si stende, bianco e rettilineo, in mezzo all’ampio giardino, che assai piacevolmente adornano grotte, pergolati e chioschetti rivestiti di corteggia d’albero; mentre dietro i tetti d’ardesia si ergono, imponenti, verso il cielo i monti verdi d’abeti e digradanti in piacevoli dirupi.

Ancora il dottor Leander dirige lo stabilimento: barba nera biforcuta, dura e riccia come il crine di cavallo di cui s’imbottiscono i mobili; lenti grosse, scintillanti; aspetto di uomo che la scienza ha raggelato, indurito e riempito di un calmo e indulgente pessimismo…

«Non avrò più fame»

Il primo film che le nostre nonne e le nostre madri andarono a vedere dopo la guerra fu Via col vento. Molte si identificarono in una scena: Rossella torna nella sua fattoria, la trova distrutta, e siccome non mangia da giorni strappa una piantina, ne rosicchia le radici, la leva al cielo e grida: «Giuro che non ... - LEGGI TUTTO

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Il 25 marzo in Italia si celebra il «Dantedì», la giornata nazionale dedicata alla memoria di Dante Alighieri. Da tempo studiosi e attenti alla tradizione letteraria e storica non solo italiana chiedevano che venisse ufficializzata una data dedicata al ricordo del padre ...

della nostra lingua, perché Dante è la nostra storia, la nostra identità. 

La data scelta per la celebrazione annuale del Dantedì è il 25 marzo, ritenuta da molti studiosi come quella del possibile inizio del suo viaggio nell’aldilà della Divina Commedia. Dante esprime l’Italia molto prima dell’unità politica del nostro Paese, estende lo sguardo al passato e al futuro, guarda all’Europa e al mondo con il sogno di una umanità in cammino verso la felicità. Espressione del Medioevo, il Sommo Poeta è anticipatore dell’Umanesimo e anche della modernità, ha profonde radici nell’antichità classica, riassume la tradizione cristiana e anticipa le inquietudini del mondo globalizzato con l’invito a seguire “virtute e canoscenza”. È un simbolo dell’Italia e anche una voce dell’Europa e dell’umanità di cui ci sono forti echi nella Divina Commedia.

Con la celebrazione del Dantedì la grande tradizione letteraria italiana si allinea alle identità culturali dei grandi Paesi che celebrano i loro migliori scrittori e poeti, come la Spagna per Cervantes, l’Irlanda per Joyce, l’Inghilterra per Shakespeare. E l’auspicio è che il 25 marzo si moltiplichino in Italia e nel mondo iniziative per riproporre Dante Alighieri, come ad esempio fa l’Irlanda, che il 16 giugno celebra il Bloomsday, dal cognome del protagonista dell'Ulisse, il romanzo più famoso di James Joyce. Per questa ricorrenza ogni anno si tengono letture pubbliche, mostre, convegni, spettacoli, incontri conviviali con pranzi e cene a tema e si mobilitano scuole, università, piazze, biblioteche, musei, teatri, giornali, tv e anche cinema, discoteche, ristoranti e bar, a Dublino dove Joyce è nato e in tutta l’Irlanda, ma anche all’estero, dagli Stati Uniti alla Russia, dalla Francia alla Cina, all’Italia. In una lettera a Nora, che sarà sua moglie, Joyce scrive: «La mia anima è a Trieste».

Per il critico letterario e traduttore francese della Commedia, René de Ceccatty, «Dante rappresenta molto più di un ricordo scolastico, ha un’importanza per la lingua italiana ma anche per l’identità europea. Ecco perché il Dantedì dovrebbe estendersi oltre i confini italiani, perché il poeta ha un respiro ampio, incarna l’intera cultura latina e la cultura cattolica ma in una prospettiva critica: dunque è utile riflettere sulla sua opera ma anche sul ruolo che ha avuto nella storia politica. Abbiamo bisogno di gente come lui, gente che non rifiuta il legame con la cultura cristiana e che nel contempo manifesta un distacco rispetto alla Chiesa temporale sottolineando la distanza tra i Papi e il Vangelo. Bisogna ricordare che, celebrando Dante, celebriamo un personaggio dell’esilio in un momento in cui l’Italia e l’Europa rifiutano gli esiliati. Dante è un paradosso, non può essere un eroe interamente positivo, continua a porre interrogativi: non possiamo ignorare che il fondatore della lingua italiana era un esiliato».

Il Dantedì estende e fissa al 25 marzo le celebrazioni per rivivere la poesia e il mondo del poeta fiorentino, che dal 1889 è commemorato dalla Società Dante Alighieri, fondata da un gruppo di intellettuali guidati da Giosuè Carducci allo scopo di «tutelare e diffondere la lingua e la cultura italiane nel mondo, ravvivando i legami spirituali dei connazionali all’estero con la madre patria e alimentando tra gli stranieri l’amore e il culto per la civiltà italiana». (Felice d’Adamo)

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EXPLICIT La fine di ...

Il gattopardo

di Giuseppe Tomasi di Lampedusa

(Palermo 1896-1957)

… Pochi minuti dopo quel che rimaneva di Bendicò venne buttato in un angolo del cortile che l’immondezzaio visitava ogni giorno: durante il volo giù dalla finestra la sua forma si ricompose un istante: si sarebbe potuto vedere danzare nell’aria un quadrupede dai lunghi baffi e l’anteriore destro alzato sembrava imprecare. Poi tutto trovò pace in un mucchietto di polvere livida.

Galleria degli Artisti

La Crusca per l'Italia

Una storica istituzione a tutela della lingua italiana, impegnata ancora oggi nelle nuove frontiere dell’evoluzione linguistica, è l’Accademia della Crusca, che ha sede a Firenze nella Villa Medicea di Castello. Il sito web (www.accademiadellacrusca.it) è un portale interamente dedicato alla lingua ... - LEGGI TUTTO

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