Nostalgia e sdegno, amore e dolore, dolci rievocazioni e profonda rabbia percorrono Lamento per il Sud di Salvatore Quasimodo (Modica-Ragusa 1901 – Napoli 1968). Il poeta siciliano vive a Milano e non vorrebbe ritornare nella sua terra, dove troverebbe miseria e criminalità. Gli resta l’eco di una terra splendida e densa di storia e di ricordi, ma il pessimismo prevale e la conclusione è amara: “Più nessuno mi porterà nel Sud”. La lirica Lamento per il Sud è la prima delle nove poesie di Quasimodo composte fra il 1946 e il 1948 e ...
pubblicate con il titolo La vita non è un sogno. Costituiscono la poesia civile e corale del poeta siciliano che fa leva sull’etica, espressa tra sentimenti e risentimentisempre proposta in toni elevati e lirici.
LAMENTO PER IL SUD
La luna rossa, il vento, il tuo colore
di donna del Nord, la distesa di neve...
Il mio cuore è ormai su queste praterie
in queste acque annuvolate dalle nebbie.
Ho dimenticato il mare, la grave
conchiglia soffiata, dai pastori siciliani,
le cantilene dei carri lungo le strade
dove il carrubo trema nel fumo delle stoppie,
ho dimenticato il passo degli aironi e delle gru
nell'aria dei verdi altipiani
per le terre e i fiumi della Lombardia.
Ma l'uomo grida dovunque la sorte d'una patria.
Più nessuno mi porterà nel Sud.
Oh il Sud è stanco di trascinare morti
in riva alle paludi di malaria,
è stanco di solitudine, stanco di catene,
è stanco nella sua bocca
delle bestemmie di tutte le razze
che hanno urlato morte con l'eco dei suoi pozzi
che hanno bevuto il sangue del suo cuore.
Per questo i suoi fanciulli tornano sui monti,
costringono i cavalli sotto coltri di stelle,
mangiano fiori d'acacia lungo le piste
nuovamente rosse, ancora rosse. ancora rosse.
Più nessuno mi porterà nel Sud.
E questa sera carica d'inverno
è ancora nostra, e qui ripeto a te
il mio assurdo contrappunto
di dolcezze e di furori,
un lamento d'amore senza amore.
(da La vita non è sogno)