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INCIPIT L'inizio di ...

Risorgimento senza eroi

di Piero Gobetti

(Torino 1901-1926)

Il Risorgimento italiano è ricordato nei suoi eroi. In questo libro mi propongo di guardare il Risorgimento contro luce, nelle più oscure aspirazioni, nei più insolubili problemi, nelle più disperate speranze: Risorgimento senza eroi. Il dramma del Risorgimento è nei tormenti della sua preparazione e della sua mancata preparazione. È materia per quelli che si sono scelta la parte dei precursori, dei disperati lucidi, dei vinti che non avranno mai torto perché nel mondo delle idee sanno far rispettare le distanze anche ai vincitori delle sagre di ottimismo. La storia è infallibile nel vendicare gli esuli, i profeti disarmati, le vittime delle allucinazioni collettive…

Hugo e l’Europa unita

Gli Stati Uniti d’Europa erano già nella visione lungimirante di Victor Hugo, il grande scrittore, poeta e drammaturgo, considerato il padre del Romanticismo in Francia. Quasi due secoli fa, al Congresso internazionale della pace svoltosi nel 1849 a Parigi, tenne un memorabile discorso sull’assurdità e la tragicità ... - LEGGI TUTTO

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Dante è il poeta che inventò l'Italia. Non ci ha dato soltanto una lingua; ci ha dato soprattutto un'idea di noi stessi e del nostro Paese: il «bel Paese» dove si dice «sì». Una terra unita dalla cultura e dalla bellezza, destinata a un ruolo universale: perché raccoglie l'eredità dell'Impero romano e del mondo classico; ed è la culla della cristianità e dell'umanesimo. L'Italia non nasce da una guerra o dalla diplomazia; nasce dai versi di Dante. Non solo. Dante è il poeta delle donne. È solo grazie alla donna ...

- scrive - se la specie umana supera qualsiasi cosa contenuta nel cerchio della luna, vale a dire sulla Terra. La donna è il capolavoro di Dio, la meraviglia del creato; e Beatrice, la donna amata, per Dante è la meraviglia delle meraviglie. Sarà lei a condurlo alla salvezza. Ma il poeta ha parole straordinarie anche per le donne infelicemente innamorate, e per le vite spente dalla violenza degli uomini: come quella di Francesca da Rimini. Aldo Cazzullo ha scritto il romanzo della Divina Commedia. Ha ricostruito parola per parola il viaggio di Dante nell'Inferno. Gli incontri più noti, da Ulisse al conte Ugolino. E i tanti personaggi maledetti ma grandiosi che abbiamo dimenticato: la fierezza di Farinata degli Uberti, la bestialità di Vanni Fucci, la saggezza di Brunetto Latini, la malvagità di Filippo Argenti. Nello stesso tempo, Cazzullo racconta - con frequenti incursioni nella storia e nell'attualità - l'altro viaggio di Dante: quello in Italia. Nella Divina Commedia sono descritti il lago di Garda, Scilla e Cariddi, le terre perdute dell'Istria e della Dalmazia, l'Arsenale di Venezia, le acque di Mantova, la «fortunata terra di Puglia», la bellezza e gli scandali di Roma, Genova, Firenze e delle altre città toscane. Dante è severo con i compatrioti. Denuncia i politici corrotti, i Papi simoniaci, i banchieri ladri, gli usurai, e tutti coloro che antepongono l'interesse privato a quello pubblico. Ma nello stesso tempo esalta la nostra umanità e la nostra capacità di resistere e rinascere dopo le sventure, le guerre, le epidemie; sino a «riveder le stelle». Un libro sul più grande poeta nella storia dell'umanità, a settecento anni dalla sua morte, e sulla nascita della nostra identità nazionale; per essere consapevoli di chi siamo e di quanto valiamo.

 

Nella primavera del 1300, la notte del venerdì santo (qualcuno dice fosse il 25 marzo, altri il 7 aprile), Dante si mise in viaggio per l'aldilà.
Scegliendo un momento solenne, un cambio di secolo che sembrava preannunciare una svolta storica, il Sommo Poeta segnava per sempre la storia dell'umanità che da allora si sarebbe messa in viaggio con lui. Con il suo celeberrimo «Nel mezzo del cammin di nostra vita» Dante voleva infatti chiarire che non stava parlando solo di sé. Il suo viaggio è collettivo e ci riguarda tutti.
Dell'universalità atemporale del poema dantesco, avventura umana che a settecento anni dalla morte dell'autore continua a emozionarci, è prova anche il fatto che c'è ancora tantissimo da scrivere su Dante, che non possiamo mai smettere di leggerlo, scoprirlo, interrogarlo. E la recente istituzione del Dantedì, la giornata nazionale a lui dedicata, ne è un esempio. È quello che fa anche Aldo Cazzullo con il suo nuovo libro A riveder le stelle, un omaggio al poeta che inventò l'Italia.

 

ALDO CAZZULLO

A RIVEDER LE STELLE. Dante il poeta che inventò l'Italia

Mondadori Editore, Milano

Pagine: 240

Prezzo: 18 euro

EXPLICIT La fine di ...

La metamorfosi

di Franz Kafka

(Repubblica Ceca 1883-1924)

… Divenuti sempre più silenziosi e comprendon dosi quasi inconsciamente a occhiate, pensavano che sarebbe stato tempo fra poco di cercare per lei un bravo marito.

E fu per loro come una conferma ai nuovi sogni e alle loro buone speranze, quanto alla fine del tragitto la figlia si levò per prima in piedi, stirando il suo giovane corpo.

Tanti libri in libertà

Le vie dei libri sono infinite e, mentre si assiste a un calo dell’editoria cartacea, si aprono nuove strade per i volumi tradizionali che da millenni hanno accompagnato l’umanità. E’ in forte espansione il BookCrossing, una pratica nata negli Stati Uniti e ora in crescita anche in Italia, nota anche ... - LEGGI TUTTO

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