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INCIPIT L'inizio di ...

Tristano

di Thomas Mann

(Germania 1875-1955)

Eccoci qui, al sanatorio “La Quiete”! Col suo lungo fabbricato principale e le ali contigue, si stende, bianco e rettilineo, in mezzo all’ampio giardino, che assai piacevolmente adornano grotte, pergolati e chioschetti rivestiti di corteggia d’albero; mentre dietro i tetti d’ardesia si ergono, imponenti, verso il cielo i monti verdi d’abeti e digradanti in piacevoli dirupi.

Ancora il dottor Leander dirige lo stabilimento: barba nera biforcuta, dura e riccia come il crine di cavallo di cui s’imbottiscono i mobili; lenti grosse, scintillanti; aspetto di uomo che la scienza ha raggelato, indurito e riempito di un calmo e indulgente pessimismo…

«Non avrò più fame»

Il primo film che le nostre nonne e le nostre madri andarono a vedere dopo la guerra fu Via col vento. Molte si identificarono in una scena: Rossella torna nella sua fattoria, la trova distrutta, e siccome non mangia da giorni strappa una piantina, ne rosicchia le radici, la leva al cielo e grida: «Giuro che non ... - LEGGI TUTTO

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Volti del Made in Italy

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Molto importante per la definizione del made in Italy è il noto Accordo di Madrid firmato il giorno 14 aprile del lontano 1891 che l’Italia ha integrato nel suo ordinamento dopo averlo ratificato con la nota legge n. 676 del 1967, in cui viene specificato come l’apposizione del “made in…” aveva lo scopo di definire quale fosse il vero e proprio luogo in cui veniva fabbricato uno specifico prodotto, avendo dunque l’obiettivo di accertare l’origine stessa di questo.

L’espressione made in Italy costituisce dal punto di vista storico è stato ...

meglio specificato nel corso degli anni Ottanta del Novecento dai produttori italiani con l’intento di difendere l’italianità del prodotto. Il fine dunque è quello di tutelare i prodotti dell’industria e dell’artigianato italiano da eventuali contraffazioni. Questa tutela la si vuole mantenere in particolare nei settori trainanti del made in Italy, ovvero quello agroalimentare, della moda, della meccanica e dell’arredamento. All’estero i prodotti italiani, nell’ambito di questi settori, sono correlati ad alcuni specifici aggettivi: qualità, alta specializzazione, differenziazione nella realizzazione del prodotto, eleganza per quanto riguarda in particolar modo il settore della moda.

La Comunità europea deve riportare i fatti legati al made in Italy costituisce e alla tutela dei prodotti nazionali ai primi posti tra le priorità più impellenti. Il made in Italy è sicuramente più di una semplice indicazione sulla provenienza di un prodotto. Per noi italiani, innanzitutto, il made in Italy è un vero e proprio vanto, in quanto evidenza eccellenze di ogni tipo, le distingue dalla falsificazione delle produzioni estere. Abbiamo l’orgoglio di detenere nel made in Italy un vero e proprio patrimonio inestimabile: il nostro settore agroalimentare è unico al mondo, così come Ferrari, ambasciatore dei prodotti italiani nel mondo e punta di diamante dell’industria automobilistica mondiale.

Il made in Italy costituisce una ricchezza del nostro territorio, che va tutelato ed oltremodo stimolato. È il patrimonio più importante del nostro Paese, simbolo di tutto ciò che ci ha reso grande per la capacità di combinare cultura, buon gusto e genio imprenditoriale. Basterebbe questo, con tutto ciò che ne deriva in termini di ricchezza prodotta e occupazione conseguente, per capire la rilevanza della partita da giocare in difesa del made in Italy. Si parla spesso delle minacce per la tutela del made in Italy costituisce, a cominciare dalla diffusione di prodotti che nel nome richiamano il nostro Paese, ma in realtà sono stranieri.

Ci sono strumenti adeguati di difesa?

Per aiutare a riconoscere i prodotti fabbricati in Italia con materie prime italiane ci sono leggi nazionali e presto saranno applicabili regole comunitarie che impongono trasparenza in materia di origine del prodotto finito e di origine degli ingredienti primari. Per punire comportamenti scorretti da parte degli imprenditori sono previsti reati e sanzioni amministrative. Ma, la tutela principale dell’industria italiana, è data dal fatto che i consumatori acquistino prodotti italiani.

Dovremo tutti impegnarci in tal senso. Lo dobbiamo non soltanto per le nostre tradizioni, ma per la difesa della nostra economia e della nostra identità. Perché solo sui prodotti made in Italy viene stampato il nostro tricolore, simbolo della nostra appartenenza alla nazione più bella e più ammirata del mondo. (Antonio Peragine, presidente Associazione nazionale italiani nel mondo)

EXPLICIT La fine di ...

Il gattopardo

di Giuseppe Tomasi di Lampedusa

(Palermo 1896-1957)

… Pochi minuti dopo quel che rimaneva di Bendicò venne buttato in un angolo del cortile che l’immondezzaio visitava ogni giorno: durante il volo giù dalla finestra la sua forma si ricompose un istante: si sarebbe potuto vedere danzare nell’aria un quadrupede dai lunghi baffi e l’anteriore destro alzato sembrava imprecare. Poi tutto trovò pace in un mucchietto di polvere livida.

Galleria degli Artisti

La Crusca per l'Italia

Una storica istituzione a tutela della lingua italiana, impegnata ancora oggi nelle nuove frontiere dell’evoluzione linguistica, è l’Accademia della Crusca, che ha sede a Firenze nella Villa Medicea di Castello. Il sito web (www.accademiadellacrusca.it) è un portale interamente dedicato alla lingua ... - LEGGI TUTTO

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