Il 19 marzo è la Festa del papà. Ogni anno i papà sono festeggiati in tutto il mondo, ma la data cambia nei vari Paesi. In Italia, e in altre comunità prevalentemente cattoliche come la Spagna e il Portogallo, la ricorrenza è fissata al 19 marzo ed è legata a San Giuseppe, custode di Gesù e suo “papà adottivo”. In molti stati la festa si celebra la terza domenica di giugno, come negli Stati Uniti dove il Father’s Day è ufficiale dal 1966, ma lo si celebrava già dal 1910, quando lo propose Sonora Smart Dodd che, dopo aver ascoltato un sermone per la Festa della mamma, volle ricordare suo ...
padre veterano della guerra civile. In Germania la Festa del papà coincide con il giorno dell’Ascensione ed è chiamata anche Männertag o Herrentag, giorno degli uomini. Nei paesi scandinavi la Festa del papà cade nella seconda domenica di novembre.
Il culto di San Giuseppe, cui è legata la Festa del papà, è antico. Nacque nell’Alto Medioevo nelle chiese orientali e si diffuse e in Occidente già nel IV secolo e soprattutto dopo l’anno mille a opera dei monaci benedettini. La data del 19 marzo sarebbe legata al giorno della morte del santo e la festività fu inserita nel calendario romano da papa Sisto IV alla fine del XV secolo. Nel 1871 la Chiesa cattolica proclamò San Giuseppe patrono della Chiesa e dei padri di famiglia. La diffusione in Italia della Festa del papà il 19 marzo risale al 1968, quando il giorno di San Giuseppe fu riconosciuto come festività nazionale.
La ricorrenza di San Giuseppe è caratterizzata da alcune tradizioni che variano di regione in regione, sono legate anche all’arrivo della primavera e sfociano nella leggenda. Fra le più comuni il falò e le zeppole di San Giuseppe. La giornata dedicata al santo cade alla fine dell’inverno e la ricorrenza religiosa si intreccia con i riti pagani della purificazione agraria ed è l’occasione per bruciare le ramaglie della potatura degli alberi.
Una fantasiosa leggenda fa risalire le zeppole di San Giuseppe alla vita del santo che, dopo la fuga in Egitto, dovette vendere le frittelle per mantenere la famiglia in terra straniera. Un’altra leggenda le fa risalire ai Liberalia dell’antica Roma, dove si consumavano frittelle di frumento accompagnate da abbondante vino per onorare le divinità del vino e del grano, Bacco e Sileno.
Negli ultimi decenni la Festa del papà è stata ampiamente sfruttata a livello commerciale sull’onda di un crescente consumismo e tuttavia conserva forte l’eterno legame fra le generazioni. Anche con un semplice bacio o una carezza esprime la riconoscenza e l’affetto spesso inesprimibili con le parole. (F.d’A.)
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