Grandi passioni e spettacolari coreografie all’Arena di Verona con la stagione lirica di «Opera Festival 2021», che propone un ricco cartellone e originali innovazioni tecniche in questa stagione accompagnata dalle inquietudini della pandemia, ma anche con la forte convinzione che la cultura e particolarmente la grande lirica vanno ben oltre le vicende pur drammatiche della quotidianità. Intanto abbiamo assistito alla rappresentazione di Cavalleria rusticana di Piero Mascagni, un capolavoro del realismo riproposto da artisti di fama internazionale. In scena l’eterna storia di amore e gelosia, tra sacro e folclore, con passioni struggenti ...
e un omaggio al cinema di Fellini. Nel breve melodramma di Mascagni, atto unico, bravissima Maria José Siri nel ruolo di Santuzza, come anche Clarissa Leonardi (Lola) e Agostina Smimmero (Lucia) e i protagonisti maschili Murat Karahan (Turiddu) e Sebastian Catana (Alfio). E’ una Pasqua particolare, quella della Cavalleria rusticana: l’atmosfera festosa tra religiosità e suono delle campane s’intreccia con le passioni crescenti e la drammaticità che sfocia in tragedia. Siamo in un piccolo paese della Sicilia, venato da tradizioni e folclore, in un tempo lontano che racconta la vita, anche quella di oggi, quella di sempre, e perciò con storie che ripropongono la realtà e sfociano nel mito.
Nella stessa serata, con la Cavalleria rusticana il programma dell’Arena propone anche i Pagliacci di Leoncavallo, due atti che presentano squarci di vita reale, con passioni e sofferenze autentiche, sotto la maschera della rappresentazione teatrale. In un paesino della Calabria arriva un carrozzone di commedianti, ma la cronaca del loro arrivo annuncia drammaticamente gelosia, amore e tradimento, che la finzione delle maschere proporrà in scena con leggerezza. Fra spettacolo e vicende vissute, il protagonista Canio (Fabio Sartori, nella commedia nei panni di Pagliaccio) sostiene che teatro e vita non sono la stessa cosa, ma sarà proprio la rappresentazione a dimostrare che attore e personaggio sono proprio la stessa cosa. E la tragedia nella vita, annunciata, si consuma con la fine della commedia nella rappresentazione. Con Fabio Sartori sul palco dell’Arena per i Pagliacci ci sono Maria José Siri (Nedda/Colombima), Riccardo Rados (Peppe/Arlecchino), Mario Cassi (Silvio), Sebastian Catana (Tonio/Taddeo lo scemo), Max René Casotti e Dario Giorgelè (due contadini).
In questa stagione Cavalleria rusticana e Pagliacci andranno nuovamente in scena il 31 luglio alle 21 e il 14 agosto alle 20.45. Altri grandi classici saranno proposti nella seconda parte dell’Arena Opera Festival 2021: Nabucco di Verdi il 6, 13, 20 e 26 agosto e il primo settembre; La Traviata, sempre di Verdi, il 7 e 19 agosto e il 2 settembre; Turandot di Giacomo Puccini il 29 luglio, l’1, il 5 e il 28 agosto e il 3 settembre; Aida di Verdi il 4, l’8, il 12, il 21 e il 27 agosto e il 4 settembre. La stagione lirica veronese terminerà quindi con la stessa opera di Verdi che l’ha aperta, il simbolo stesso dell’Arena, che con le note immortali delle musiche del maestro di Busseto e la struggente storia raccontata nel libretto di Antonio Ghislanzoni suscita emozioni e suggestioni senza tempo, nuove a ogni nuova rappresentazione. L’amore, conflittuale e struggente, di Aida e Radamès s’intreccia con storie di potere e ambizioni, rivalità e gelosie, vendetta spietata e generosità estrema. Anche in questa malinconica stagione della pandemia Verona e l’Arena continuano a raccontare la vita tra musiche senza tempo e coinvolgenti scenografie. La realtà obbliga gli spettatori a utilizzare sempre mascherine FFP2, mentre gli allestimenti scenografici, grandiosi e immateriali, sono stati studiati per essere compatibili con le norme sul distanziamento sociale. (Felice d’Adamo)