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INCIPIT L'inizio di ...

Tristano

di Thomas Mann

(Germania 1875-1955)

Eccoci qui, al sanatorio “La Quiete”! Col suo lungo fabbricato principale e le ali contigue, si stende, bianco e rettilineo, in mezzo all’ampio giardino, che assai piacevolmente adornano grotte, pergolati e chioschetti rivestiti di corteggia d’albero; mentre dietro i tetti d’ardesia si ergono, imponenti, verso il cielo i monti verdi d’abeti e digradanti in piacevoli dirupi.

Ancora il dottor Leander dirige lo stabilimento: barba nera biforcuta, dura e riccia come il crine di cavallo di cui s’imbottiscono i mobili; lenti grosse, scintillanti; aspetto di uomo che la scienza ha raggelato, indurito e riempito di un calmo e indulgente pessimismo…

Cultura come il pane

Le vie dei libri sono infinite e, mentre si assiste a un calo dell’editoria cartacea, si aprono nuove strade per i volumi tradizionali che da millenni hanno accompagnato l’umanità. E’ in forte espansione il BookCrossing, una pratica nata negli Stati Uniti e ora in crescita anche in Italia, nota anche ... - LEGGI TUTTO

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Un viaggio nella storia, nell’arte, nella spiritualità del Medioevo è l’abbazia “Saint-Pierre” di Moissac. A 70 chilometri da Tolosa, sulle rive del Tarm, nella regione Midi-Pirenei e nel dipartimento del Tarn e Garonna, si trova l'abbazia dedicata a San Pietro. Un gioiello unico, davanti al quale ci si perde nel passato, ci si ritrova in una dimensione più profonda e si guarda con occhi nuovi al futuro.

Oggi l’abbazia è anche una tappa del Cammino che porta a Santiago ...

di Compostela e una sosta “obbligata” per i pellegrini che vengono dal nord e dall’est dell’Europa, soprattutto da Germania, Olanda e Belgio. Con l’inserimento nella lista dell’Unesco del Cammino di Compostela, nel 1998, anche il chiostro e il maestoso ingresso romanico dell’abbazia di Moissac è entrata nel Patrimonio mondiale dell’umanità. In Francia, dopo la Rivoluzione che nel 1790 ha portato a vendere gli edifici come beni nazionali, l’interesse per l’abbazia è risorto nell’Ottocento, quando il chiostro e la chiesa sono entrati nel primo elenco dei Monumenti storici francesi. Nello stesso periodo, però, il complesso architettonico dell’abbazia è stato danneggiato con la distruzione del refettorio medioevale, causata dalla costruzione della ferrovia Bordeaux-Sète.

Fonti storiche e archeologiche non riescono a far risalire la costruzione dell’abbazia a un’epoca anteriore all’VIII secolo, in piena epoca carolingia. Tuttavia una leggenda, tramandata dai monaci che vi vivevano, riporta che la prima struttura fu realizzata nel VI secolo, per volontà del re Clodoveo. Nella seconda metà dell’XI secolo l’abbazia fu annessa all’ordine di Cluny e nel 1100 l’abate Ansquitil fece costruire il chiostro, una delle meraviglie dell’arte romanica. Il chiostro è composto da ben 76 pilastri con capitelli istoriati che raccontano la Creazione e altri episodi biblici o vite dei santi, e capitelli decorativi con foglie d’acanto, palme e animali.

Nel XII secolo il monastero ospitava un centinaio di monaci, dediti alla preghiera e al lavoro, secondo la Regola di San Benedetto. Erano occupati nei lavori manuali e nel ricopiare documenti religiosi e profani, che hanno tramandato un prezioso patrimonio culturale. Oggi, nella Biblioteca Nazionale di Francia sono presenti 120 manoscritti, acquistati da Jean-Baptiste Colbert, ministro del re Luigi XIV.

Il maestoso portale di ingresso all’abbazia fu realizzato poco dopo il chiostro e la parte superiore, il cosiddetto timpano, offre una delle visioni dell’Apocalisse di San Giovanni e rappresenta il ritorno di Gesù sulla Terra. La chiesa ha subìto diverse ricostruzioni, evidenti dalla stessa struttura architettonica realizzato in diversi periodi storici. La parte inferiore in pietra risale al XII secolo, mentre sono del XV secolo le parti superiori in mattone, di evidente stile gotico. Nel 1626 il monastero è stato secolarizzato e i monaci sono diventati canonici, ossia religiosi secolari che non vivevano più nell’abbazia. Successivamente la storia del monastero è stata segnata dalla Rivoluzione Francese e dalla rinascita nell’Ottocento.

Andare a Moissac oggi e soffermarsi davanti all’abbazia o nel chiostro è un’esperienza eccezionale, che tutti possono vivere, al di là delle proprie convinzioni religiose. Un credente tradizionale e un ateo, un credente dalla complessa e differenziata spiritualità contemporanea e uno indifferente ai valori dello spirito, una persona colta e una persona semplice e con una modesta cultura, tutti possono vivere a Moissac momenti magici. Momenti che parlano alla mente ma soprattutto al cuore. E’ la magia della Francia che molti non conoscono, ma che è alla radice della moderna Europa sognata dai Padri fondatori. (Felice d’Adamo)

EXPLICIT La fine di ...

Il gattopardo

di Giuseppe Tomasi di Lampedusa

(Palermo 1896-1957)

… Pochi minuti dopo quel che rimaneva di Bendicò venne buttato in un angolo del cortile che l’immondezzaio visitava ogni giorno: durante il volo giù dalla finestra la sua forma si ricompose un istante: si sarebbe potuto vedere danzare nell’aria un quadrupede dai lunghi baffi e l’anteriore destro alzato sembrava imprecare. Poi tutto trovò pace in un mucchietto di polvere livida.

Tanti libri in libertà

Le vie dei libri sono infinite e, mentre si assiste a un calo dell’editoria cartacea, si aprono nuove strade per i volumi tradizionali che da millenni hanno accompagnato l’umanità. E’ in forte espansione il BookCrossing, una pratica nata negli Stati Uniti e ora in crescita anche in Italia, nota anche ... - LEGGI TUTTO

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