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INCIPIT L'inizio di ...

La regina delle tenebre

di Grazia Deledda

(Nuoro 1871-1936)

A venticinque anni, bella, ricca, fidanzata, senza aver mai provato un dolore veramente grande, un giorno Maria Magda si sentì improvvisamente il cuore nero e vuoto.
Fu come il principio d’un malore fisico, che andò di giorno in giorno aumentando, allargandosi, spandendosi.
Ella era felice in casa sua, e un’altra felicità l’aspettava. Ma per raggiungere la nuova felicità, doveva abbandonare l’antica, e le sembrava che allora il rimpianto della famiglia lontana, della dolce casa paterna, della libertà perduta, della patria abbandonata, le avrebbero dato una indicibile nostalgia, avvelenandole la nuova felicità…

«Non avrò più fame»

Il primo film che le nostre nonne e le nostre madri andarono a vedere dopo la guerra fu Via col vento. Molte si identificarono in una scena: Rossella torna nella sua fattoria, la trova distrutta, e siccome non mangia da giorni strappa una piantina, ne rosicchia le radici, la leva al cielo e grida: «Giuro che non ... - LEGGI TUTTO

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Cangiante come i colori d’autunno, l’arte esprime il fascino e il mistero della vita e dà respiro ai sogni. Con linee e colori racconta piccole storie e grandi passioni, propone scorci di natura e paesaggi dell’anima, solitudini disperate, evanescenti inquietudini e inafferrabili felicità, nel tentativo anche di dare un senso allo scorrere dei giorni.
Questo spazio vuole dare voce a nuovi talenti e artisti emergenti, ma anche già affermati, per far conoscere il loro mondo, le loro storie, i loro messaggi, il palpito dell’esistenza, fermando attimi in fuga nella frenesia del tempo. La
Galleria è ...

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Rudy Bortolini: percorso d'arte dal figurativo al décollage

 

E’ nato a Treviso, vive tra Stoccolma e l’Italia, propone la sua arte nel mondo. E’ Rudy Bortolini, un’artista che ha mosso i primi passi con il figurativo ed è approdato al décollage, che esprime la sua anima più profonda. Selezionato al Vårsalongen Liljevalchs (Salone degli artisti a Stoccolma), Bortolini ha recentemente partecipato al  Chelsea International Fine Art Competition Exhibition di New York esponendo in una bellissima location alla Agora Gallery, con un’eco mediatica straordinaria. I suoi quadri sono ancora a Manhattan e intanto si delineano altre esposizioni negli Stati Uniti, in Germania e in Svizzera.  Dopo le prime esperienze artistiche con il figurativo Rudy Bortolini ha capito che questa tecnica non era  in grado di esprimere appieno i suoi sentimenti e le emozioni e si è perciò dedicato ...

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Anna Seccia: un originale progetto con l’opera "partecipata"

 

L'originale progetto artistico della pittrice pescarese Anna Seccia raggiunge un successo sorprendente. Sinergie di fragmenta 100+1, lavoro realizzato durante l’happening pittorico diretto dall’artista negli spazi del Museo Michetti, a Francavilla al Mare, e poi smembrato in 100 moduli, ha iniziato il suo “percorso” di opera d’arte partecipata. 100 collezionisti entrano attivamente a far parte del progetto.

Durante la recente edizione dell’Artefiera di Padova, la Queen Art Studio ha presentato l’opera a un colto pubblico spiegando le finalità e la singolarità del progetto evidenziando come ogni modulo di cm 20x20 risulti unico, con un proprio carattere espressivo, ma in relazione alla complessità del dipinto. Durante l’esposizione ad ArtefieraPadova nel Contemporary Art Talent Show l’opera Sinergie di fragmenta 100+1, è stata richiesta per essere esposta in una prestigiosa rassegna a Roma presso la sede dell’Ambasciata ...

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L’Italia e il mare, una storia antica e innumerevoli opportunità per il futuro. Con oltre 8mila chilometri di coste l’Italia ha una innata vocazione marittima che coinvolge l’intera struttura socio-economica nazionale. L’economia che ruota intorno al mare produce il 2,7 per cento del prodotto interno lordo e occupa oltre mezzi milione di addetti con una localizzazione prevalente nelle aree svantaggiate dell’Italia.

Il mare, tra attività dirette e indotto, è quindi un prezioso ambito di sviluppo del Paese, dalle attività di base al turismo, al mondo della nautica e della cantieristica. Il contributo del mare per l’Italia - spiegano fonti del Governo - è trasversale rispetto ai «grandi temi della crescita del Paese: mobilità sostenibile, efficienza energetica, qualità del prodotto Made in Italy, qualità della filiera alimentare, occupazione, sicurezza, turismo e qualità ambientale. Il Cluster italiano presenta un elevato livello di coesione e buona capacità di alimentare un sistema di reti di imprese e di interscambi altamente flessibili. Competitività e sostenibilità sono obiettivi primari per la crescita nell’era della globalizzazione, cosi come investire in conoscenza e formazione è una chiave per il successo. Per questo, in linea con l’esperienza delle Piattaforme Tecnologiche Europee l’Italia ha costituito la Piattaforma Tecnologica Nazionale Marittima (Ptnm), che coinvolge tutti gli attori dei settori del mare (economici, scientifici e istituzionali), con lo scopo di creare una rete consolidata tra gli stessi e una visione comune in termini di crescita tecnologica, e di sviluppare iniziative di valenza nazionale».

Dalle antiche civiltà sviluppate intorno al Mediterraneo alle memorabili vicende nel Mare Nostrum dei Romani e alle tragedie dei disperati di oggi, la storia dell’Italia  ha avuto spesso il mare come protagonista. Il mare come fatica, come scambi, come via di trasporto, come sogno, avventura e letteratura ha raccontato l’Italia del passato e può ancora scrivere interminabili capitoli per il futuro. Tra gli sviluppi a ritmi serrati dei Paesi emergenti e le primavere del nord Africa nuovi orizzonti si aprono per l’Italia nella complessa navigazione fra le acque della globalizzazione.

A livello nazionale, ogni mare ha caratteristiche diverse e potenzialità. Ma diamo uno sguardo ai nostri mari, uno per uno.

Il Mar Ligure è la parte più settentrionale del mar Mediterraneo settentrionale, fra le coste liguri, le coste toscane e quelle settentrionali della Corsica, ha fondali piatti e poco profondi nella zona orientale, mentre raggiunge i 2.850 metri di profondità a nord-ovest della Corsica e i 2.582 metri al largo di Genova. Lungo le sue coste si trovano importanti porti: il maggiore è quello di Genova, ma di rilievo sono anche i porti di Savona, La Spezia, Carrara, Piombino e Livorno. Sono presenti le isola Palmaria, del Tino, del Tinetto, di Bergeggi, Gallinara. La notevole profondità rende il mar Ligure poco pescoso.

Il Mar Tirreno si estende tra le coste occidentali del centro-sud, le coste orientali della Sardegna e della Corsica e quelle settentrionali della Sicilia, vicino alla faglia che divide l’Europa dall’Africa. La massima profondità, con 3.785 metri, si raggiunge a sud-ovest dell’isola di Ponza. Il fondale presenta improvvisi e ripidi gradini, tante fosse e dorsali e, nella parte meridionale, molti vulcani attivi. I principali porti sono Napoli, Palermo, Cagliari, Piombino, Civitavecchia, Olbia, Milazzo e Trapani. Nel mar Tirreno sono presenti numerose isole: arcipelaghi Toscano e Campano, delle Eolie, delle Egadi, dello Stagnone, di Tavolara, di La Maddalena; isole Pontine, della Colombaia, Isola delle Femmine, Isola di Ustica, Serpentara, Figarolo, Mortorio, Cavoli. La pescosità del mar Tirreno non è particolarmente ricca, nonostante l’abbondanza di specie caratteristiche.

Il Mar di Sardegna, tra le coste orientali della Sardegna e della Corsica e le isole Baleari, ha fondali piuttosto regolari e raggiunge la profondità massima di 2.852 metri. I golfi italiani più importanti sono quelli di Alghero e Oristano. Le isole italiane più importanti sono l’arcipelago del Sulcis e le isole Asinara, Rossa, Foradada, Mal di Ventre, Caogheddas,  Pan di Zucchero. La profondità rende il mare poco pescoso.

Il Mar di Sicilia si estende tra le coste meridionali della Sicilia e la Tunisia e al centro ha l'isola di Pantelleria; le altre isole sono le Pelagie con Lampedusa, Linosa e Lampione, l’isola delle Correnti, l’isola di Iannuzzo, l’isola dei Porri. Il mar di Sicilia presenta fondali abbastanza regolari; raggiunge la profondità massima di 1.721 metri nella fossa di Pantelleria ed è molto pescoso.

Il Mar Ionio, tra le coste occidentali della Sicilia e della Calabria e la Grecia, ha fondali molto accidentati, con scarpate profonde fino a 3.000 metri e la massima profondità a 4.258 metri al largo delle coste greche. Sono presenti le isole Siciliane, Cheradi. Gallipoli e gli isolotti Le Castella e Porto Cesareo. La profondità delle acque rende il mar Ionio poco adatto alla pesca.

Il Mar Adriatico, tra la penisola italiana e la penisola balcanica, è il più pescoso dei mari italiani. Ha una profondità media inferiore a 100 metri e fondali che scendono progressivamente da nord fino all’altezza del Gargano, dove la profondità raggiunge i 1.230 metri. Le isole più importanti sono le Tremiti; di rilievo anche l’isola di Porto Levante e le isole lagunari. (Anna Ferrero)

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  * Gli eventi di questa sezione sono ordinati in base alla data di scadenza

 

* GUERCINO. Il mestiere del pittore

Musei Reali | Sale Chiablese

TORINO

Fino al 28 luglio

Info: tel. 02.36755700 - e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

* I MONDI DI MARCO POLO. Il viaggio di un mercante veneziano del Duecento

Palazzo Ducale

VENEZIA

 Orari: tutti i giorni, 9.00-19.00

Ingresso: 13 euro, ridotto 9 euro

Fino al 29 settembre

Info: tel. 049.663499 - email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

* CON SPADA E CROCE. Longobardi a Civezzano

Castello del Buonconsiglio

TRENTO

Fino al 20 ottobre

Info: tel. 0461.233770 - email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

* UNGARETTI POETA E SOLDATO. IL CARSO E L'ANIMA DEL MONDO. Poesia pittura storia

Museo Civico di Santa Chiara

GORIZIA

Dal 26 ottobre al 4 maggio 2025

Info: tel. 049.663499 - email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

* THE RABBIT INHABITS THE MOON

Museo d’Arte Orientale - Via San Domenico, 11

TORINO

Dall’1 ottobre al 30 settembre 2025

Info: tel. 011.4436932 - sito: www.motorino.it

Se muore il Sud


di Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo

Nuova, lucida e inquietante denuncia l'ultimo best-seller di Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo, che con Feltrinelli hanno dato alle stampe Se muore il Sud. Un'indagine rigorosamente documentata e accorata, svolta da chi è nato al Nord - piemontese Rizzo, veneto Stella - ma il Sud lo ama e non riesce a capire perché lo si lascia affondare. «Fa venire il sangue al cervello - dicono - a chi come noi ama il Mezzogiorno, ripercorrere le occasioni perdute di ieri e di oggi… Ma che razza di classe dirigente è quella che lascia affondare un pezzo dell’Italia?».

«Due giovani su tre affogano senza lavoro - è uno spaccato del libro proposto dall’editore - e la Regione Sicilia butta 15 milioni per 18 apprendisti fantasma. Ci sono treni che marciano a 14 km l’ora e i fondi Ue vanno a sagre, sale bingo e trattorie “da Ciccio”. Quattrocento miliardi di fondi pubblici speciali spesi in mezzo secolo e il divario col Nord è maggiore che nel dopoguerra. I vittimisti neoborbonici ce l’hanno con tutti a partire da Ulisse e intanto il Meridione si fa sorpassare anche dalla regione bulgara di Sofia. Figurano più braccianti disoccupati a Locri che in tutta la Lombardia ma i soldi vanno ai mafiosi che incassano contributi anche sui terreni confiscati. La Calabria ricava in un anno da tutti i suoi beni culturali 27.046 euro ma i Bronzi di Riace restano per anni sdraiati nell’androne del Consiglio regionale. La Sicilia è la regina del Mediterraneo con 5 siti Unesco ma le Baleari hanno 11 volte più turisti e 14 volte più voli charter. Undici miliardi buttati per l’emergenza rifiuti ma la Campania muore di cancro e a Bagnoli sono avvelenati anche i parchi giochi. Municipalizzate che non girano al fisco le tasse trattenute ai dipendenti ma si prendono il lusso di non sfruttare patrimoni immobiliari enormi. Alti lamenti sugli investimenti esteri ma a Messina una procedura fallimentare si chiude in media dopo 25 anni. Sovrintendenze cieche davanti alla devastazione delle coste e vincoli paesaggistici sul pitosforo di un giardino privato. Un’inchiesta serrata, appassionata, contundente. Con fatti, numeri, storie e aneddoti irresistibili, Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella denunciano una situazione insopportabile: senza fare sconti ai corsari politici e imprenditoriali del Nord, ma inchiodando alle sue responsabilità una classe politica ingorda e inconcludente che pare quasi non accorgersi che il Mezzogiorno rischia la catastrofe».

Spietata e appassionata la denuncia di Stella e Rizzo, chiara la conclusione: se muore il Sud, muore l’Italia.

 

GIAN ANTONIO STELLA - SERGIO RIZZO

Se muore il Sud

Feltrinelli Fuochi, Milano 2013

Pagine 320

Prezzo: 19 euro.

 

 

 

 

«Un sogno chiamato Italia»: alla scoperta del Bel Paese

 

di Renato di Carlo

 

Un percorso in pullman attraverso l’Italia alla ricerca di tradizioni antiche e talvolta dimenticate, con tappe in ogni regione: questa l’originale cornice all’interno della quale le ricette citate da Renato Di Carlo sono soltanto uno dei fili conduttori.
     Lo è parimenti la ricerca delle radici, della tradizione nella quale esse stesse affondano e di cui sono il risultato, l’intreccio.
     Nella loro forma antica o rivisitate, le puntuali descrizioni delle pietanze diventano di volta in volta la soluzione e la prosecuzione di un mistero in cui vista, olfatto e gusto si mescolano alla Storia e alla memoria, per sottolineare che il viaggio è soltanto il mezzo, il fine è la conoscenza.

Lo chef Renato Di Carlo nasce ad Arielli, in provincia di Chieti, il 12 agosto 1956 da contadini abruzzesi. I suoi genitori per motivi economici negli anni Sessanta emigrano in Germania. Renato con le sue tre sorelle Floriana, Bruna e Caterina furono affidati alla zia paterna Caterina che abitava con loro. Nel novembre del 1976 lascia il paese per recarsi nella zona alberghiera di Montesilvano, in provincia di Pescara, dove frequenta per due anni corsi di cucina presso la Scuola Alberghiera Regionale. La voglia di migliorare e apprendere l’arte della cucina lo porta a girare il mondo (dall’Alaska a Capo Horn, fino ad arrivare in Oceania) e al nascente desiderio di raccontare tutto ciò che ha visto e appreso. Nel 1981 si sposa con Patrizia Ciargiaglini e nascono Lorenzo e Alessio. Il 1989 è l’anno del suo primo imbarco, grazie all’interessamento del comandante Cicolini suo concittadino, su una nave da crociera, l’Eugenio Costa allora ammiraglia della Costa Crociere.
     Segue il Costa Riviera che navigava nei Caraibi e poi tante altre navi della stessa compagnia come il Costa Classica nel suo viaggio inaugurale del 1992. Poi si imbarca per altre compagnie, come la Princess Cruises nel 1998. Sempre nello stesso anno supera con successo il corso sulla Regal Princess: il Galley Staff Training Course, un certificato che la compagnia rilascia, dopo un attento esame, solo a chi ha i requisiti per lavorare come cuoco sulle loro navi, non solo professionalmente. Nel 2000 si diploma come Cuoco di bordo, certificato rilasciato dal Ministero della Marina Mercantile Italiana, equivalente al grado di Sottufficiale.
     Ha sempre alternato il suo lavoro a bordo e in vari ristoranti o alberghi, sia in Italia sia all’estero. Ha smesso di navigare nel 2007. Oggi abita con la sua famiglia a Silvi Marina, in provincia di Teramo.

 

RENATO DI CARLO

«Un sogno chiamato Italia»

Guida turistica e gastronomica alla scoperta del Bel Paese

Edizioni Tabula Fati

Pagine: 192

Prezzo: 14,00 euro.
 

 

Sette mosse per salvare l’Italia tra vela e politica

di Oscar Farinetti

La difficile situazione attuale ha portato alla riproposta della traversata atlantica ideata da Oscar Farinetti e Giovanni Soldini. Con la pubblicazione di “7 mosse per l’Italia” venticinque protagonisti di una straordinaria avventura marinaresca e politica avanzano delle proposte per dare una svolta al nostro Paese. Il volume di Farinetti presenta programmi elaborati da un gruppo variegato che comprende intellettuali, imprenditori, artisti e anche tre cuochi, accomunati dall’avventura per i mari e da una grande passione civile.

Ed ecco le sette mosse per salvare l’Italia presenti nel testo che intreccia politica e sogni di mare: 1. meno politici, più politica; 2. meno sprechi, più responsabilità; 3. meno bombe, più diplomazia; 4. meno invocazioni, più vocazioni; 5. meno liti, più accoglienza; 6. meno io, più noi; 7. meno leggi, più disciplina / meno chiesa, più Gesù. Le riflessioni e le proposte spaziano dall’economia alla cultura, dalla giustizia alla legge elettorale all’istruzione, all’equità fiscale, all’immigrazione, alla promozione dell’arte e al rilancio delle eccellenze italiane.“7 mosse per l’Italia” presenta l’avventura marinara promossa dal patron di «Eataly» Farinetti e svolta tra due date-simbolo, il 25 aprile della Liberazione e il 2 giugno della nascita della Repubblica Italiana. La barca a vela di Giovanni Soldini, in navigazione da Genova a New York, è diventata un laboratorio di proposte “per indicare in modo forte e netto cosa è tremendamente urgente e necessario per invertire la rotta che staportando l’Italia alla deriva”.

Gli interventi sono del velista Giovanni Soldini, del critico musicale e regista Alessandro Baricco, del violoncellista Mario Brunello, dell’attrice Lella Costa, della fondatrice del marchio “Made in Carcere” Luciana Delle Donne, dell’attore e scrittore Giorgio Faletti, del produttore di artisti musicali Bruno Fieno, della cantautrice e pittrice Maria Pierantoni Giua, della velista Beatrice Jacovoni, della dirigente Marella Levoni, del birraio Teo Musso, del saggista e logico matematico Piergiorgio Odifreddi, dello scrittore Simone Perotti, dell’illustratore Francesco Rubino, del presidente del Gruppo Alpitour Danny Winteler, del professore e romanziere Antonio Scurati, degli imprenditori Riccardo Illy, Matteo Marzotto, Paolo Nocivelli e Guido Nanni Falk, del socio di Eataly Luca Sebastiano Baffigo Filangieri, dei cuochi Ugo Alciati, Moreno Cedroni e Davide Scabin.

 

OSCAR FARINETTI

7 mosse per l’Italia

Editore  Giunti | Edizioni Gruppo Abele

Pagine: 192

Prezzo: 10,00 euro.

 

 

C’era una volta il futuro - L’Italia della Dolce Vita

di Oscar Iarussi

 

Che cosa c'era davvero in quel film sotto la patina dello scandalo? Quale Italia promettente e deludente raccontava? E che cosa ci è successo? L'Italia della Dolce Vita - sembra il titolo di un 'progetto per il passato', mentre la favola raccontata ai nostri figli riserva un incipit un po' inquietante: c'era una volta il futuro...".

L'Italia che nel 1961 celebra i cent'anni dall'unità è un paese giovane, in preda a un'incontenibile voglia di crescita. Uscito sconfitto e immiserito dalla seconda guerra mondiale, si lancia in un vorticoso sviluppo industriale e dei consumi che mette in soffitta le memorie della sua identità contadina. Tra il 1959 e il 1963, la stagione del boom coincide con la cosiddetta "Dolce Vita". Simbolo del vitalismo disordinato ed euforico dell'Italia del miracolo economico, il capolavoro di Fellini è un repertorio dei tic, delle contraddizioni, delle zone d'ombra di quell'esplosiva fame di futuro. Ma i grandi temi che attraversano il film -l'informazione, la cultura, la fede, la famiglia, l'eros - ci parlano a ben vedere della realtà di oggi, di un'Italia grottescamente più felliniana di Fellini, e soprattutto avvitata nella cupa sensazione di avere "un grande futuro dietro le spalle".

Oscar Iarussi, critico cinematografico, è giornalista della "Gazzetta del Mezzogiorno". Insegna Storia del cinema americano nell'Università di Bari. Tra i suoi libri: "Lettera aperta. Sud, Nord e altre storie" (Manni, 2003), "L'infanzia e il sogno. Il cinema di Fellini" (Ente dello Spettacolo, 2009); ha curato inoltre "Viva l'Italia. Undici racconti per un paese da non dividere" (Fandango Libri, 2004) e il catalogo "Frontiere. La prima volta".

 

OSCAR IARUSSI

C’era una volta il futuro

L’Italia della Dolce Vita

Edizioni del Mulino, Bologna

Pagine: 156

Prezzo: 14,00 euro.

 

 

Cavour. Vita dell’uomo che fece l’Italia

 

di Giorgio Dell’Arti 

 

 Questo libro nasce dalla volontà di restituire il senso della vicenda umana e politica di un uomo molto citato, ma pochissimo conosciuto, e oggi tirato in ballo da più parti senza ritegno.

Sotto forma di dialogo, Giorgio Dell'Arti ripercorre la vita del geniale e visionario primo ministro di Casa Savoia portandone alla luce gli aspetti più curiosi e meno noti. La diplomazia, l'arte di governo, ma anche i vizi, gli amori, gli affari e l'atmosfera della società dell'Ottocento. In filigrana un ritratto dell'Italia, in bianco e nero, ma ancora attualissimo. Soprattutto, a emergere è la vocazione patriottica di Cavour, il filo rosso che attraversa tutta la sua vita, da rileggere in questi tempi in cui - scrive Dell'Arti - «è bene rendersi conto che si può essere italiani e avere senso dello stato».

 

GIORGIO DELL’ARTI

Cavour. Vita dell’uomo che fece l’Italia

Marsilio Editore, Venezia

Pagine: 480

Prezzo: 12,90 euro.

 

 

L’unificazione italiana

 

Mezzogiorno, rivoluzione, guerra civile

 

di Salvatore Lupo

 

 «L’unificazione (come quasi tutti i grandi eventi storici) non era ineluttabile. Era un sogno e un progetto di certi movimenti politici che si concretizzò attraverso brusche accelerazioni, guerre, imprevedibili vittorie e repentini collassi. È una storia densa e drammatica quella che proverò in questo mio libro a raccontare».

L’ingresso del Mezzogiorno nello Stato- nazione rappresenta il culmine del processo di unificazione. È proprio quell’evento, a ben vedere, il fulcro della celebrazione, e dell’anti-celebrazione revisionista, del centocinquantenario che si sta svolgendo sotto i nostri occhi. Salvatore Lupo – storico tra i più acuti e autorevoli – ragiona di quegli avvenimenti, e del mito che già allora si costruì intorno ad essi, nonché della rielaborazione della memoria che ne seguì di lì a un ventennio. Lupo adopera il termine «Risorgimento», perché è quello che ci è stato consegnato dalla tradizione, consapevole tuttavia che esso ha il difetto di occultare i forti elementi conflittuali che connotarono, e non necessariamente in senso negativo, il percorso unitario. Per restituire appieno la dimensione dei conflitti, il libro fa ricorso al termine «rivoluzione» (parola nobile e impegnativa), e insieme al suo opposto, «controrivoluzione»; o all’altro termine più inquietante, per la nostra coscienza e a maggior ragione per quella del tempo, di «guerra civile». Si trattò infatti di uno scontro politico e sociale, ma non solo: nell’Italia divisa del tempo, e soprattutto nel Mezzogiorno, si sovrapponevano e si contrapponevano diversi patriottismi, quello siciliano, napoletano, italiano. La vittoria dell’uno sull’altro e la sinergia tra l’uno e l’altro vanno ricondotte a precise circostanze politiche, e in particolare alla relazione tra un certo tipo di patria e un certo tipo di libertà. Queste complicazioni, in larga parte offuscate e rimosse nel lavorio di costruzione della nostra memoria, ci obbligano a ridefinire alcuni schemi interpretativi sul Risorgimento. Se intendono davvero fornire un contributo alla discussione pubblica, gli storici di oggi sono chiamati a restituire il senso – e i limiti – di quell’incontro ottocentesco tra patria e libertà.

Salvatore Lupo è professore ordinario di Storia contemporanea all’Università di Palermo. È stato tra i fondatori della rivista «Meridiana», che attualmente dirige, ed è membro del comitato di redazione di «Storica».

 

SALVATORE LUPO

L’unificazione italiana. Mezzogiorno, rivoluzione, guerra civile

Donzelli Editore, Roma

Pagine: VI-186

Prezzo: 16,50 euro.

 

 

Vandali. L’assalto alle bellezze d’Italia

 

di Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo

 

La nuova inchiesta-denuncia degli autori di La casta e La deriva sulle condizioni del patrimonio storico e artistico in Italia. A Pompei crolla la Schola Armaturarum, l’ultimo mosaicista è andato in pensione dieci anni fa, c’è un solo archeologo per 66 ettari di scavi, un accordo sindacale vieta agli elettricisti di salire su scale più alte di 70 cm. In Sicilia, a due passi da Selinunte, dove il tempio di Apollo resta coperto per undici anni da un’impalcatura solo perché nessuno la smonta, c’è un’intera città di 5000 case abusive di cui 800 così al di fuori da ogni norma da non rientrare in nessuno dei numerosi condoni edilizi, eppure non si è mai vista una ruspa. In un’epoca in cui le scelte turistiche si fanno sul web, il portale governativo Italia.it, dopo sette anni e milioni di euro buttati, ha raggiunto il 4562° posto nella classifica dei siti internet italiani più visitati e il 184.594° di quella internazionale. Campagne e colline vengono assaltate dalla speculazione edilizia senza ricordare quanto scriveva Montanelli: «Ogni filare di viti o di ulivi è la biografia di un nonno o un bisnonno». Sono solo tre esempi dello stato in cui è ridotta una nazione attivamente impegnata a distruggere la sua unica vera ricchezza: l’arte, i paesaggi, la bellezza. Questo libro è la denuncia appassionata di uno scempio, di cui politici e amministratori sono i principali responsabili, molti cittadini i complici e tanti altri le vittime che dovrebbero far sentire più forte la propria voce.

 

GIAN ANTONIO STELLA - SERGIO RIZZO

Vandali. L’assalto alle bellezze d’Italia

Rizzoli Editore, Milano

Pagine: 288

Prezzo: 18 euro

 

Premiate le eccellenze con Ci.Effe Consulting

 

Il Piccolo Eliseo, a Roma, ha ospitato la quarta edizione di Celebrate the excellence, il premio ideato da Ci.Effe Consulting che ha consegnato a quattro aziende virtuose e un professionista un assegno simbolico di 5 mila euro ciascuna in servizi di formazione.

Per la categoria beauty UALA, che ha saputo sognare con determinazione e cuore. I tre giovani fondatori sono infatti stati esemplari nel perseguire un progetto con rigore e lungimiranza, portando UALA in pochi anni a diventare la piattaforma leader per le prenotazioni di bellezza nel Sud Europa, e dimostrando che i desideri possono divenire realtà, se si condisce il tutto con fiducia e speranza.

Parlando di Fashion e Accessori, il riconoscimento è andato a Valigeria Roncato, che vanta una marcata identità del brand e un codice di fiducia applicato nei decenni a imprenditorialità e artigianalità tutte italiane. In grado di guardare lontano mantenendo saldo il vincolo con la tradizione, il marchio veneto non ha mai smesso di posizionare il consumatore al centro del suo operato e delle sue priorità. 

La coppa food va all’Accademia Niko Romito, scuola di cucina italiana professionale, dove i giovani talenti coltivano aspirazioni e desideri e si preparano al futuro con fiducia e dedizione.

Per la voce servizi, riflettori puntati su Moby e Tirrenia, compagnia del gruppo Onorato Armatori in mare da cinque generazioni per offrire ai viaggiatori di tutto il mondo avventure e relax, tenendo la guardia sempre alta in fatto di sicurezza e fiducia, entrambe parole chiave del vocabolario travel. 

Il palco del Piccolo Eliseo come trampolino di lancio anche per EDUCARE, associazione no profit figlia della grande famiglia CiEffe Consulting e impegnata a offrire formazione a bambini e ragazzi in età scolastica, per facilitare loro l'apprendimento e regalare la possibilità di imparare, giocando. 

A proposito di gioventù, un premio speciale è andato a Gianluca Falletta, creativo italiano specializzato in entertainment e amusement, concorrente di “Italia’s Got Talent”, nonché artefice di un immaginario, destinato soprattutto ai più piccoli, che ha saputo veicolare messaggi positivi volti a valorizzare curiosità, estro e fantasia. 

 

 

40 opere di Valeria Pasta Morelli alla Pinacoteca Züst

 

La Pinacoteca Züst di Mendrisio nel Canton Ticino ha ricevuto un’importante donazione di opere di una delle rare donne pittrici che il Ticino conti: Valeria Pasta Morelli (Mendrisio 1858 – Milano 1909). Rare e oltretutto spesso confinate nell’ambito domestico. Anche per questo motivo spesso dimenticate.

Valeria fu una delle poche ragazze a frequentare l’Accademia di Brera a Milano (vi è documentata dal 1880 al 1887) dove ha come maestri anche Sebastiano De Albertis e Bartolomeo Giuliano. Nella capitale lombarda raccolse premi e riconoscimenti, mentre in patria la “Gazzetta ticinese” la celebrava nel 1886 come “esimia giovane artista” ricordando un suo dipinto allegorico realizzato per il carnevale di Mendrisio. Il matrimonio con un alto funzionario dell’esercito chiuderà tuttavia le sue ambizioni, confinandola in un circuito familiare, l’unico ritenuto adatto a una donna della sua posizione: si dedicherà così principalmente alla ritrattistica e alla pittura di vasi in ceramica.

Valeria era figlia del noto Carlo Pasta, consigliere nazionale e promotore, tra le altre imprese, della ferrovia e dell’industria alberghiera sul Monte Generoso. Lo zio era invece Bernardino Pasta, un pittore appartenente alla cerchia degli Induno che godette di buona fama. Il lascito è particolarmente rilevante anche perché si conoscevano di lei pochissime opere. Ora, grazie alla donazione di 34 dipinti, anfore, album di studi, medaglie e diplomi ottenuti all’Accademia di Brera alla Pinacoteca Züst di Rancate, oggi quartiere di Mendrisio, città natale di Valeria, si costituirà così un suo fondo di opere che daranno il via a una serie di studi e approfondimenti sulla sua figura, inserendola nel suo interessante ambito familiare e culturale. Un ulteriore valore aggiunto è dato dal fatto che questo materiale si trovava in Italia, presso la nipote Valeria Morelli, della quale la pittrice era nonna paterna. La signora Morelli, ammirando il lavoro di indagine sul territorio svolto con coerenza negli anni dalla Pinacoteca Züst, ha deciso di destinarlo al nostro istituto

 

 

«Dal Museo al Museo» - Un ponte fra Italia e Polonia

 

Incontro con gli artisti italiani ispirati dalle poesie del grande poeta polacco Boleslaw Lesmian selezionati a partecipare alla V BIENNALE D’ARTE DI ZAMOSC dedicato a LESMIAN “Due mondi”, che si svolge fino a tutto settembre in Polonia presso Museo di Zamosc alla Galleria della Scultura Prof. M. Konieczny. La mostra è organizzata dall’Associazione “Renesans” di Zamosc (Zamojskie Towarzystwo “Renesans”) in collaborazione con Museo di Zamosc (Muzeum Zamojskie) e con il patrocino del Comune di Zamosc a cura  di Elzbieta Gnyp - artista pittrice e presidente dell’Associazione “Rensesans” di Zamosc.

La Biennale d’Arte di Zamosc, ispirata alle poesie di Boleslaw Lesmian, entra nelle tradizioni culturali della città Zamosc iscritta nel 1992 nell’elenco mondiale dell’UNESCO. La Biennale è una forma artistica ispirata alla promozione dell’opera letteraria di Boleslaw Lesmian – uno dei più grandi poeti del ventesimo secolo e cittadino di Zamosc negli anni 1922-35. L’intenzione  della Biennale è tenere viva la memoria delle poesie di Lesmian nella cultura polacca ma anche all’estero come fonte di ispirazione creativa. Il titolo di questo anno è “Due mondi” - si intende la dualità dei mondi che troviamo nelle poesie di Lesmian, quello reale e quello di fantasia, creato dal poeta.

La partecipazione alla mostra è solo ed esclusivamente su invito della curatrice della Biennale con artisti accuratamente selezionati e di alto livello. Questa è già la terza edizione con la partecipazione degli artisti italiani selezionati dall’artista grafica Joanna Brzescinska-Riccio polacca – italiana che fa da ponte che unisce i due mondi. Alla V Biennale d’Arte di Zamosc parteciperanno le pittrici Annamaria Maremmi e Maria Rita Vita, lo scultore Massimo Facheris oltre che Joanna Brzescinska-Riccio. Sarà in mostra anche l’opera dell’artista e poetessa scomparsa Marta Gierut.

AL MUG durante l’incontro sarà presente un’opera di ciascun artista che sarà presente a Zamosc in Polonia. La Biennale è patrocinata dal Museo Ugo Guidi – MUG di Forte dei Marmi, Associazione “Amici del Museo Ugo Guidi” onlus e Comitato Archivio artistico – documentario Gierut. All’incontro interverranno Vittorio Guidi - curatore del Museo Ugo Guidi, la scrittrice Marilena Cheli Tomei, l’artista grafica Joanna Brzescinska-Riccio, la pittrice Maria Rita Vita, la pittrice Annamaria Maremmi e lo scultore Massimo Facheris. Ospite speciale il critico d’arte Lodovico Gierut.

 

 

Il corpo e la sua percezione con «Nocturno» di Zucconi

 

La società odierna ha reso l’uomo una figura frammentata a livello psicologico, sessuale e culturale, una liquidità speculare alle sculture di Christian Zucconi. L’artista piacentino, dopo due anni di silenzio espositivo, prosegue nell’affrontare la tematica del corpo e della sua percezione riassemblando, scolpendo, rompendo, cucendo e scavando la pietra, dando maggiore risalto ai personaggi al latere della comunità. La sua ricerca poetica, infatti, si è mossa dapprima nell’ambito religioso e mitologico, attingendo dall’immaginario classico, orientandosi progressivamente verso una selezione visiva più moderna. L’approccio estetico si è così tradotto in plastiche figure che, ferite o amputate, rievocano il quotidiano logorio della mente umana. La scelta del rosso travertino persiano, lucidato con cera, è finalizzata a una resa più carnale dalle algide superfici delle statue, talvolta disposte scenograficamente nello spazio, assumendo una valenza quasi teatrale. Lo spettatore si ritroverà emozionalmente coinvolto in un percorso progettuale, che si snoda attraverso interpretazioni artistiche dall’aura sacrale (“Cena in Emmaus”- 2010) ad altre, più recenti, incentrate sulla dissacrante contemporaneità (“Amelia”- 2016) Una rappresentazione fisica e metaforica del lato oscuro dell’esistere e del pensare. Si ricordano le personali presso la Pinacoteca del Castello Visconteo di Legnano, il Museo d’Arte Antica del Castello Sforzesco di Milano, i Musei Civici di Palazzo Farnese di Piacenza, il Museo dell’Opera del Duomo di Prato e il Cassero per la Scultura Italiana di Arezzo.

 INVIA TESTO ANNUNCIO A:
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* Galleria Il Planisfero di Zambelli Virginio: galleria antiquaria che tratta in permanenza planisferi antichi, mappe celesti e stampe decorative, opere del pittore Sandro Allegretti e dello scultore Maurizio Previtali. Castelli Calepio (Bergamo): Via Roma, 22.

Info: tel. 347.1189480 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

* Bravo Italy Gourmet is a new place where foreign importers can meet food and beverage manufacturers, share best practices, exchange ideas and make deals without the burden of linguistic or any other cultural barriers. We work exclusively within the industry of Food and Beverage and only trade "Made in Italy" certified products.

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* Laboratorio d’Arte di Silvia Bruzzi: corsi di disegno e pittura per tutti, arte e artigianato artistico. Bologna: Via Zampieri, 4/A.

Info: tel. 339.1601940 - e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

* Luciano Capossela, maestro orafo di Calitri (Avellino), specializzato nella realizzazione di microsculture in oro 18 Kt su ceramica smaltata e policromata, vincitore di premi anche internazionali.

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* Ada Sorrentino crea gioielli di intramontabili valori culturali. Il linguaggio pittorico che le è più congeniale è quello introspettivo e simbolico, grazie anche all'incontro col suo maestro di vita Daisaku Ikeda, filosofo buddista.

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* La  Bottega artigiana Dingi da cinquant'anni si occupa di fedele riproduzione di ferramenta per mobili e porte antichi e di restauro metalli.

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* Cedo dipinto primo Novecento raffigurante marina all'alba, opera di Giovanni Frezzi.
Info: tel. 340.241714

 

* Poeta, scrittore, musicista e artista digitale visivo, Maurizio Piccirillo partecipa a concorsi letterari, reading di poesia radiofonica, performance artistici di strada, corsi di scrittura creativa e frequenta circoli culturali.
Info: www.mauriziopiccirillo.com

 

* Luca, Efisio e Gianluca sono tre ragazzi appena ventenni della provincia toscana e nel 2008 hanno dato alla luce il loro sogno “rock”, i Cruels. Hanno esordito per la feconda net label russa, la Clinical Archives, con “Infesto ep”, registrato e mixato in meno di una settimana presso i Sanpedro Recording Studios di Bergamo. Il titolo dell'album inganna: altro che infettato o fastidioso, viene piuttosto da dire “fiducioso, naturale, fresco!”.

Info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

In questo spazio pubblichiamo gli interventi dei lettori che intendono segnalare realtà, eventi o situazioni che meritino di essere conosciute perché rappresentano l'Italia positiva, che costruisce il proprio futuro. 

Si prega di inviare testi brevi ed eventuali foto all'indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

 

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Quotidiani eroi di frontiera per dare un senso alla vita


Dovrebbero essere migliori per scelta, ma sono uomini e portano con loro solitudini e angosce. Sono alcuni parroci siciliani, quotidianamente impegnati per contrastare soprusi e malaffare. Con loro sono i commercianti che sfidando minacce si ribellano al pizzo e non si rassegnano a un destino che è possibile cambiare. Le cronache li sfiorano e li pongono in primo piano solo quando si registra qualche tragedia. Ma sono loro che danno speranza a una terra bella e angosciata, che si trascina dietro fatiche e ostacoli secolari. Commercianti non rassegnati e parroci di frontiera impegnati contro le mafie, che nella nostra terra rappresentano l’Italia migliore. Si conosce l’impegno di don Franco Romano, padre Francesco Stabile, don Francesco Paolo Rizzo, padre Cosimo Scordato, don Baldassare Meli, padre Nino Fasullo, ma chissà com’è lunga la lista di questi eroi quotidiani che danno un senso alla vita e soprattutto ai giovani.

L.F. - Palermo

 

Tanti volontari e il sacrificio di Usai per gli alluvionati

 

I drammi causati dai nubifragi che hanno colpito soprattutto la Liguria hanno fatto emergere una grande solidarietà. A fronte di politici imprevidenti, cementificatori incalliti, vandali del territorio sto notando un impegno duro e discreto di volontari giunti anche da altre parti d’Italia per dare una mano a chi si trova in gravi difficoltà. A Genova i volontari sono impegnati soprattutto in via Fareggiano, ma molti sono i fronti di questa “battaglia” in tutta la nostra regione. Si sono mobilitati volontariamente anche tanti gruppi, come gli operai di Ansaldo Energia. Uno spettacolo positivo, in questa catastrofe annunciata, un simbolo dell’Italia migliore. Un simbolo, come il sacrificio di Sandro Usai, il volontario sardo travolto dalle acque mentre stava prestando soccorso a Monterosso, nelle Cinque Terre. La medaglia d’oro al valor civile, proposta per Usai dal Capo dello Stato, sarebbe un riconoscimento anche per i tanti volontari che, pur anonimi, vivono concretamente la solidarietà.  

Davide Oprandi - Genova

In questo spazio pubblichiamo gli interventi dei lettori che intendono segnalare cos'è che non va e cosa si dovrebbe fare per cambiare o migliorare la situazione. Non si pubblicano interventi anonimi.

Si prega di inviare testi, possibilmente brevi, all'indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

 

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Auto, soldi a gogò, diamanti, oro, e l’Italia è sul baratro

 

Che squallore! Di rapina in rapina l’Italia è stata messa in ginocchio. Certo, c’è la crisi, ci sono le difficoltà internazionali, c’e un paese bloccato dalla burocrazia, c’è un debito nazionale schiacciante che una “allegra” generazione farà pagare ai figli. Ma chi guarda ai giovani che superano i trent’anni senza un lavoro che possa offrire uno spiraglio di futuro? Chi è toccato dai piccoli imprenditori che decidono di farla finita? Chi vive il dramma di tante famiglie che non hanno più nulla da risparmiare e a volte neanche da mangiare? Chi ci ridarà speranze e prospettive?

E intanto, mentre l’Italia veniva accompagnata sull’orlo del baratro, una classe dirigente incapace e incosciente viveva allegramente fra montagne di soldi pubblici, auto blu a gogò, lo squallore di vicende che hanno riempito i romanzi del gossip, accumulo di diamanti e lingotti d’oro di cui si occupano le cronache giudiziarie. E nessuno sapeva, nessuno vedeva, ognuno ora si scandalizza e pensa di mettersi la coscienza a posto agitando una scopa…

Che squallore! Chi ci ridarà la speranza?

Enrico Canziani - Trieste

 


Feriti nell'orgoglio: riflessioni sulle "virtù-viltà" italiche

 

L'episodio della nave "Concordia" e del comportamento vergognoso del suo comandante ha fatto il giro del mondo e, come se ne avessimo bisogno in questo momento, getta una cattiva luce sulle virtù degli italiani. Un ulteriore esempio dell'enorme danno all'immagine dell'Italia e alla, fino a ieri, esemplare tradizione nautica del nostro paese, è questa ignobile barzelletta inglese che circola un po' ovunque:                     

"How do you sink an Italian ship?

a. You put it in water         b. You have an Italian Ship Captain.    

(Come si affonda una nave italiana?  La si mette in mare o si affida il suo comando ad un italiano)               

Non so come la pensate voi, ma a me questa ignobile barzelletta mi ferisce nell'orgoglio, quel poco di orgoglio patriottico che ancora mi resta.

E' un altro duro colpo alla già flebile reputazione internazionale di noi italiani, e di noi italiani all'estero in particolare, che siamo ancora più esposti al ludibrio e al canzonamento da parte degli osservatori d’oltralpe, sempre più sottoposti ai loro giudizi poco lusinghieri e oggetto di derisione internazionale, ormai declassati anche in ciò che abbiamo di più prezioso: l'italianità, cioè la nobiltà d'animo, il savoir-vivre, la simpatia, la cordialità  e l'altruismo. Tutte virtù di cui, in qualche misura, potevamo un tempo menar vanto e oggi pressocché inesistenti.

Cosa ci rimane da fare ?

Per risollevare il nostro indice di gradimento internazionale, oggi ai minimi storici, ci vorrebbe uno scatto di orgoglio, oggi merce sempre più rara. Per esempio, bisognerebbe come minimo che il nostro Monti, il “messia” piu’ impopolare e noioso della storia del nostro Paese, ci salvasse almeno dai debiti e dalla catastrofe economica; oppure, per continuare sul filone dell’ “quasi-impossibile”, che vincessimo un altro mondiale di calcio (preferibilmente due di seguito… fat chance… direbbero gli inglesi!); o sperare che un italiano vinca qualche premio Nobel; o che si distingua in qualche atto di eroismo, che so, facendo scudo del proprio corpo per salvare la Regina da un attentatore, o altre fantasie del genere, da film di spionaggio d’altri tempi che colpiscono l’immaginario collettivo; oppure, ma qui ci spingiamo davvero sul terreno dell’impossibile, clonare quell’ufficiale che ha salvato la vita a diversi passeggeri a bordo della nave…

L'Italia è stata governata per troppi anni da tanti comandanti codardi, bellimbusti e cialtroni… Ci siamo proprio rotti! E’ ora di cambiar rotta!

Ernesto Granese - Lewes (Inghilterra)

Italians in Brighton - Italiani a Brighton e nel Sussex

 

 

Tra Maserati e colf milionarie per l'Aeronautica

 

Non è certo questa l’Italia che vogliamo. Mentre tante famiglie soffrono pesantemente la crisi, mentre il nostro Paese rischia il naufragio, il Ministero della Difesa ha deciso l’acquisto di 19 Maserati per gli spostamenti dei suoi dirigenti. Il ministro La Russa ha difeso la scelta, ritenendola un’operazione di routine, ma molti italiani come me non condividono affatto le sue “giustificazioni”. Sa, il ministro, che il premier inglese Cameron viaggia in metropolitana e vola low-cost con Ryanair?

E che dire dello stanziamento di 2,3 milioni di euro per l’assunzione di collaboratrici domestiche che si occuperanno della pulizia delle abitazioni di nove generali dell’Aeronautica? Sono cifre astronomiche, come eccezionali sono gli appartamenti assegnati alle alte sfere. Dal Corriere della Sera apprendo che “l'alloggio del capo di stato maggiore a Roma si estende su 399 metri quadri di parquet, 143 di marmo, 275 di terrazzo, 48 di pianerottolo interno. Ha inoltre 188 metri quadri di maioliche, 78 di ‘superfici vetrate’, 240 di rivestimento in legno...”.

Con quale coraggio osano chiedere a noi pesanti sacrifici?     

 Gianna Petrini - Ancona

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EXPLICIT La fine di ...

La luna è tramontata

di John Steinbeck

(Stati Uniti 1902-1968)

… Orden si mise a ridere, d’un riso lieve:

«Questo, me lo sono ricordato. Non m’era sfuggito, questo».

Posi una mano sul braccio di Prackle, e il sottotenente si ritrasse da lui.

E Winter annuì lentamente:

«Sì, te ne sei ricordato. Il debito sarà pagato».

La Crusca per l'Italia

Una storica istituzione a tutela della lingua italiana, impegnata ancora oggi nelle nuove frontiere dell’evoluzione linguistica, è l’Accademia della Crusca, che ha sede a Firenze nella Villa Medicea di Castello. Il sito web (www.accademiadellacrusca.it) è un portale interamente dedicato alla lingua ... - LEGGI TUTTO

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