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INCIPIT L'inizio di ...

Tristano

di Thomas Mann

(Germania 1875-1955)

Eccoci qui, al sanatorio “La Quiete”! Col suo lungo fabbricato principale e le ali contigue, si stende, bianco e rettilineo, in mezzo all’ampio giardino, che assai piacevolmente adornano grotte, pergolati e chioschetti rivestiti di corteggia d’albero; mentre dietro i tetti d’ardesia si ergono, imponenti, verso il cielo i monti verdi d’abeti e digradanti in piacevoli dirupi.

Ancora il dottor Leander dirige lo stabilimento: barba nera biforcuta, dura e riccia come il crine di cavallo di cui s’imbottiscono i mobili; lenti grosse, scintillanti; aspetto di uomo che la scienza ha raggelato, indurito e riempito di un calmo e indulgente pessimismo…

Cultura come il pane

Le vie dei libri sono infinite e, mentre si assiste a un calo dell’editoria cartacea, si aprono nuove strade per i volumi tradizionali che da millenni hanno accompagnato l’umanità. E’ in forte espansione il BookCrossing, una pratica nata negli Stati Uniti e ora in crescita anche in Italia, nota anche ... - LEGGI TUTTO

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Giorgio de Chirico. Metafisica continua”, a Palazzo Sarcinelli di Conegliano dal 11 ottobre al 25 febbraio, anticipa le celebrazioni del centenario del Surrealismo (1924-2024), movimento di cui de Chirico fu eletto, a sua insaputa, capostipite dal fondatore André Breton. Per lui, come per altri surrealisti quali Max Ernst, René Magritte, Yves Tanguy e Salvador Dalì, la prima pittura metafisica (1910-1918) di de Chirico svolse un ruolo fondamentale nella nascita e nello sviluppo del movimento dall’inizio degli anni Venti in poi.
La mostra, a cura di Victoria Noel-Johnson, è organizzata da ARTIKA di Daniel Buso ed Elena Zannoni, in collaborazione con Fondazione Giorgio e Isa de Chirico e il Comune di Conegliano.
Ad essere proposte sono 71 opere dell’artista e tra esse un’importante selezione ...

dei principali soggetti di de Chirico, tra cui i Manichini senza volto e i Trovatori, le Piazze d’Italia e le Torri, gli Interni ferraresi, i Trofei, i Gladiatori, gli Archeologi, i Soli accesi e spenti e i Bagnanti misteriosi (serie Mythologie del 1934).
La mostra riserva un ampio focus alla stagione neometafisica (1965-1978 ca.) – di cui la Fondazione de Chirico possiede la più importante e completa collezione al mondo – in cui l’artista torna a elaborare i temi che popolavano le opere del primo periodo metafisico (1910-1918). Oltre a presentare i motivi più noti, i prestiti selezionati metteranno in evidenza la gamma di tecniche in cui si è cimentato il maestro: pittura, disegno, acquerello, scultura e litografia. Come ormai ampiamente riconosciuto dalla critica attuale, tutti questi lavori possono essere considerati metafisici, in quanto sostenuti dal costante interesse di de Chirico per i due concetti nietzschiani dell’eterno ritorno e del dualismo apollineo-dionisiaco.
Considerato una delle figure principali dell’arte del primo Novecento, de Chirico ha influenzato in modo profondo non solo il surrealismo, ma anche una serie di movimenti di ampio respiro, tra cui il dadaismo, il realismo magico, la Neue Sachlichkeit (nuova oggettività), la pop art, la transavanguardia e alcuni aspetti del postmodernismo. A ciò ha contribuito in maniera determinante la costante volontà di sperimentazione dell’artista, che nei suoi settant’anni di carriera (1908-1978 circa) non ha mai smesso di elaborare stili, tecniche, soggetti e colori diversi, in modo non dissimile dal coetaneo e amico Picasso. La natura apparentemente paradossale dell’opera di de Chirico è, per l’appunto, ciò che la rende ancor oggi – a oltre un secolo di distanza dalla scoperta della Metafisica – così fresca e attuale per gli artisti e il pubblico moderno.
Promossi per la prima volta nel 1913 da Apollinaire e Picasso (i due grandi mediatori tra modernismo e tradizione), i primi dipinti di de Chirico intonano un “canto nuovo” che affascina e, in parte, galvanizza l’avanguardia parigina degli anni Dieci, seguita dai surrealisti negli anni Venti.
«Elaborando un sistema pittorico di precisione matematica che distorce la realtà (attraverso l’uso illogico della prospettiva e della luce, unito all’accostamento irrazionale di oggetti comuni e fantastici in ambienti alterati e insoliti), l’artista produce scene di enigmatico isolamento o inquietante costrizione”, sottolinea Victoria Noel-Johnson, che della mostra è la curatrice. «Pervasa da un angoscioso presagio, l’atmosfera (o Stimmung, secondo il filosofo tedesco dell’Ottocento Nietzsche) della sua pittura mira a suscitare un senso di sorpresa, scoperta e rivelazione».

Il sindaco Fabio Chies dichiara: «Una mostra particolare, dedicata ad un artista che ha dedicato la sua vita all’arte. Ospitare a Palazzo Sarcinelli l’esposizione è un’occasione importante, un’opportunità per i coneglianesi e per i numerosi turisti. Immergersi nel mondo di Giorgio de Chirico e farsi sedurre dal fascino delle sue immagini aprirà una stagione culturale di grande rilievo. Un grazie ad ARTIKA per l’organizzazione della mostra e per la valorizzazione e diffusione della cultura nel nostro Comune»

 

* GIORGIO DE CHIRICO. Metafisica continua
Palazzo Sarcinelli

CONEGLIANO (Treviso)

Dall’11 ottobre al 25 febbraio

Info: tel. 351.8099706 - email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

EXPLICIT La fine di ...

Il gattopardo

di Giuseppe Tomasi di Lampedusa

(Palermo 1896-1957)

… Pochi minuti dopo quel che rimaneva di Bendicò venne buttato in un angolo del cortile che l’immondezzaio visitava ogni giorno: durante il volo giù dalla finestra la sua forma si ricompose un istante: si sarebbe potuto vedere danzare nell’aria un quadrupede dai lunghi baffi e l’anteriore destro alzato sembrava imprecare. Poi tutto trovò pace in un mucchietto di polvere livida.

Tanti libri in libertà

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