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INCIPIT L'inizio di ...

Tristano

di Thomas Mann

(Germania 1875-1955)

Eccoci qui, al sanatorio “La Quiete”! Col suo lungo fabbricato principale e le ali contigue, si stende, bianco e rettilineo, in mezzo all’ampio giardino, che assai piacevolmente adornano grotte, pergolati e chioschetti rivestiti di corteggia d’albero; mentre dietro i tetti d’ardesia si ergono, imponenti, verso il cielo i monti verdi d’abeti e digradanti in piacevoli dirupi.

Ancora il dottor Leander dirige lo stabilimento: barba nera biforcuta, dura e riccia come il crine di cavallo di cui s’imbottiscono i mobili; lenti grosse, scintillanti; aspetto di uomo che la scienza ha raggelato, indurito e riempito di un calmo e indulgente pessimismo…

«Non avrò più fame»

Il primo film che le nostre nonne e le nostre madri andarono a vedere dopo la guerra fu Via col vento. Molte si identificarono in una scena: Rossella torna nella sua fattoria, la trova distrutta, e siccome non mangia da giorni strappa una piantina, ne rosicchia le radici, la leva al cielo e grida: «Giuro che non ... - LEGGI TUTTO

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Fra i monti del Trentino suona la Campana della Pace, realizzata con il bronzo dei cannoni della Prima Guerra Mondiale offerto dalle nazioni partecipanti alla tragica carneficina. Un conflitto che ha ...

completato l’unificazione italiana con la liberazione del Trentino, del Friuli Venezia Giulia e dei territori poi passati alla ex Jugoslavia, con costi umani scolpiti in memorabili versi dal poeta Giuseppe Ungaretti.

Dalla Grande Guerra, definita da Benedetto XV una “inutile strage”, è nato un simbolo di pace, la Campana dei Caduti, chiamata Maria Dolens con 

l’associazione del dolore della Madonna ai piedi della croce a quello di tante mamme segnate dal conflitto.

La campana si trova sul Colle Miravalle a Rovereto (Trento) ed è stata voluta dal sacerdote don Antonio Rossaro all’indomani della guerra costata al nostro Paese oltre 600mila morti e un milione di feriti. E’ un simbolo eterno di condanna del conflitto, di pacificazione delle coscienze, di fratellanza fra gli uomini, di solidarietà fra i popoli. Decorata in stile neoclassico dallo scultore Stefano Zuech della Val di Non, è stata realizzata nella fonderia Luigi Colbacchini di Trento con il bronzo dei cannoni offerto da diciannove nazioni partecipanti alla guerra. Per grandezza è la quarta campana al mondo che suoni a distesa e notevoli sono le sue dimensioni: è alta 3,36 metri e ha un diametro di 3,21 metri; pesa 22,639 tonnellate, ha il ceppo di 10,3 tonnellate e il peso del battaglio è di 600 chili.

I primi rintocchi della Campana del Caduti sono risuonati il 4 ottobre 1925 alla presenza del re Vittorio Emanuele III. Nel 1939, per migliorarne il suono, è stata nuovamente fusa nella fonderia Cavadini di Verona; nel 1964, per una grave incrinatura, è stata fusa ancora una volta nella fonderia Capanni di Castelnuovo ne' Monti (Reggio Emilia). Collocata inizialmente sul bastione Malipiero del Castello di Rovereto, dopo la benedizione di Paolo VI nel 1964 è stata collocata sul Colle di Miravalle (per raggiungerlo impostare il navigatore satellitare con queste coordinate: latitudine: 45.87427, longitudine 11.04094). Nel 1968 è nata la Fondazione Opera Campana dei Caduti, che si propone l’educazione delle nuove generazioni e la cultura della pace, della non violenza e dei diritti umani.

Ottantaquattro nazioni espongono i loro stendardi intorno a Maria Dolens, lungo il Viale delle Bandiere e sulla Piazza delle Genti, a testimoniare, anche visibilmente, un’alleanza per la pace. Ogni sera la campana diffonde nella valle cento rintocchi, con la nota musicale del Si bemolle, e idealmente trasmette al mondo un forte messaggio contro la guerra, per la vita e la pace. (Felice d'Adamo)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

EXPLICIT La fine di ...

Il gattopardo

di Giuseppe Tomasi di Lampedusa

(Palermo 1896-1957)

… Pochi minuti dopo quel che rimaneva di Bendicò venne buttato in un angolo del cortile che l’immondezzaio visitava ogni giorno: durante il volo giù dalla finestra la sua forma si ricompose un istante: si sarebbe potuto vedere danzare nell’aria un quadrupede dai lunghi baffi e l’anteriore destro alzato sembrava imprecare. Poi tutto trovò pace in un mucchietto di polvere livida.

Galleria degli Artisti

La Crusca per l'Italia

Una storica istituzione a tutela della lingua italiana, impegnata ancora oggi nelle nuove frontiere dell’evoluzione linguistica, è l’Accademia della Crusca, che ha sede a Firenze nella Villa Medicea di Castello. Il sito web (www.accademiadellacrusca.it) è un portale interamente dedicato alla lingua ... - LEGGI TUTTO

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