Company Logo

INCIPIT L'inizio di ...

La regina delle tenebre

di Grazia Deledda

(Nuoro 1871-1936)

A venticinque anni, bella, ricca, fidanzata, senza aver mai provato un dolore veramente grande, un giorno Maria Magda si sentì improvvisamente il cuore nero e vuoto.
Fu come il principio d’un malore fisico, che andò di giorno in giorno aumentando, allargandosi, spandendosi.
Ella era felice in casa sua, e un’altra felicità l’aspettava. Ma per raggiungere la nuova felicità, doveva abbandonare l’antica, e le sembrava che allora il rimpianto della famiglia lontana, della dolce casa paterna, della libertà perduta, della patria abbandonata, le avrebbero dato una indicibile nostalgia, avvelenandole la nuova felicità…

«Non avrò più fame»

Il primo film che le nostre nonne e le nostre madri andarono a vedere dopo la guerra fu Via col vento. Molte si identificarono in una scena: Rossella torna nella sua fattoria, la trova distrutta, e siccome non mangia da giorni strappa una piantina, ne rosicchia le radici, la leva al cielo e grida: «Giuro che non ... - LEGGI TUTTO

Grandi eventi

Volti del Made in Italy

Pagina dopo pagina

Brevi annunci gratuiti

Support «Italia Italy»

 

 

 

Il 24 marzo l’Italia ricorda l’eccidio delle Fosse Ardeatine a Roma. Per rappresaglia le truppe di occupazione tedesche massacrarono 335 italiani sia civili che militari per vendicare l’attentato di via Rasella in cui i partigiani uccisero 33 nazisti. L’ordine perentorio di Hitler era di fucilare dieci italiani per ogni tedesco morto e ne sono stati eliminati cinque in più del freddo calcolo matematico.

Erano i giorni dell’occupazione tedesca di Roma, nel 1944, quando la vendetta nazista portò alla fucilazione degli italiani presso le antiche cave di pozzolana in via Ardeatina, dove ...

furono nascosti i cadaveri, rinvenuti dopo la fine della guerra Roma, “città aperta”, era sotto il comando tedesco e con il colonnello Herbert Kappler dominava il terrore: spesso si effettuavano rastrellamenti e incarcerazioni di antifascisti e anche di persone semplicemente sospettate di essere antitedesche. Nel generale clima di violenza i partigiani si organizzarono per combattere anche con le armi l’esercito oppressore e il 23 marzo, al passaggio dell'11esima compagnia del terzo battaglione “Bozen”, fecero esplodere un carretto della spazzatura imbottito di esplosivo, che provocò la strage. Violenta fu la reazione del Fürher, che avrebbe voluto eliminare fino a cinquanta italiani per ogni tedesco ucciso. Ore frenetiche per stilare la lista dei condannati, comprendente detenuti delle carceri di Regina Coeli e di via Tasso ma anche civili scelti a caso, e nel pomeriggio del 24 marzo si compirono le fucilazioni. Al termine furono minate le gallerie e chiusi gli ingressi delle Fosse Ardeatine per nascondere l’eccidio. Alcuni monaci che facevano da guida nelle catacombe udirono le esplosioni e intuirono cosa sta accadendo. La riapertura delle fosse propose uno sconcertante spettacolo, con i corpi delle 335 vittime ammassate nella cava.

Dopo la guerra il Comune di Roma indisse un concorso di architettura e fu realizzato il sacrario inaugurato il 24 marzo 1949 e divenuto monumento nazionale. Le salme dei 335 italiani trucidati sono state sistemate in un vasto sepolcreto interrato, coperto nella parte superiore da una grande pietra tombale che rievoca simbolicamente l'oppressione e l'occultamento delle vittime. Le tombe, tutte in  granito, sono riunite in sette doppi filari paralleli; sulla lastra superiore di ogni sarcofago sono incise le generalità delle 326 salme identificate, mentre la scritta “Ignoto” segna le dieci salme rimaste sconosciute. La prima tomba è dedicata simbolicamente a tutti i Caduti per la Patria e per la Libertà.

La ricorrenza del massacro delle Fosse Ardeatine è un’occasione per riflettere sugli orrori della guerra e sui sacrifici di chi si è battuto e ci ha rimesso la vita per riaffermare la libertà e la democrazia. La nuova Europa, nata dopo secolari lotte fratricide, ci ha regalato un periodo senza precedenti di pace e di benessere. Sta a noi non dimenticare e costruire giorno dopo giorno un mondo migliore. (F.d'A.)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

EXPLICIT La fine di ...

La luna è tramontata

di John Steinbeck

(Stati Uniti 1902-1968)

… Orden si mise a ridere, d’un riso lieve:

«Questo, me lo sono ricordato. Non m’era sfuggito, questo».

Posi una mano sul braccio di Prackle, e il sottotenente si ritrasse da lui.

E Winter annuì lentamente:

«Sì, te ne sei ricordato. Il debito sarà pagato».

La Crusca per l'Italia

Una storica istituzione a tutela della lingua italiana, impegnata ancora oggi nelle nuove frontiere dell’evoluzione linguistica, è l’Accademia della Crusca, che ha sede a Firenze nella Villa Medicea di Castello. Il sito web (www.accademiadellacrusca.it) è un portale interamente dedicato alla lingua ... - LEGGI TUTTO

Galleria degli Artisti

Sostieni «Italia Italy»

 

 

 




Powered by Joomla!®. Valid XHTML and CSS.