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Cara Italia, ...

INCIPIT L'inizio di ...

Orgoglio e pregiudizio

di Jane Austen

(Regno Unito 1775-1817)

E’ cosa nota e universalmente riconosciuta che uno scapolo in possesso di un solido patrimonio debba essere in cerca di moglie.

E benché poco sia dato sapere delle vere inclinazioni e dei proponimenti di chi per la prima volta venga a trovarsi in un ambiente sconosciuto, accade tuttavia che tale convinzione sia così saldamente radicata nelle menti dei suoi nuovi vicini da indurli a considerarlo fin da quel momento legittimo appannaggio dell’una o dell’altra delle loro figlie…

Generazione Erasmus

L’Europa è nata dai pellegrinaggi medioevali, secondo il poeta tedesco Goethe, ma oggi vive e si sviluppa grazie a scelte lungimiranti che riassumono i valori di una lunghissima tradizione. I giovani della Generazione Erasmus, che viaggiano e studiano in paesi diversi, sono un valore per l'Europa, come le ... - LEGGI TUTTO

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La lunga storia d'Italia si snoda tra splendori e decadenza. Il nome Italia viene usato inizialmente nel VI secolo a.C. per indicare la zona corrispondente alla Calabria meridionale di oggi. Nel secolo successivo lo storico Antioco di Siracusa scrive un saggio sull'Italia, che nel IV secolo comprende le attuali regioni meridionali a sud di Paestum. All’inizio del III secolo a.C. comprende anche la Campania e dopo la Prima Guerra Punica giunge fino ai fiumi Arno ed Esino, tra la Toscana e le Marche.

Ai tempi di Augusto geograficamente e politicamente è simile a quella di ...

oggi. Nel 27 a.C. il primo imperatore romano divide l’Italia in undici regioni; Sicilia e Sardegna sono province esterne come il resto  dell’impero. Si fissano anche confini precisi e nel territorio dell’attuale Principato di Monaco i Romani costruiscono il Trofeo della Turbia con l'iscrizione: Huc usque Italia, abhinc Gallia (Fin qui l'Italia, da qui la Gallia). 

L’Italia è descritta da Plinio il Vecchio nel terzo libro della Naturalis Historia (77 d.C.), dove si afferma l’estensione geografica dai mari alle Alpi , con l’affermazione finale: "Questa è l'Italia sacra agli dei". Un riconoscimento ufficiale dell’Italia che comprende anche la Sicilia, la Sardegna e la Corsica si ha nel 292, quando con Diocleziano viene costituita la Diocesi Italiciana. Con la caduta dell’Impero Romano (476), Odoacre si dichiara Re d’Italia, titolo che poi passerà all’ostrogoto Teodorico quando (493) destituirà Odoacre. Nel VI secolo l’imperatore bizantino Giustiniano riconquista l’Italia che considera non una provincia, ma lasignora delle province” (domina provinciarum).

L’unità territoriale si spezza con l’arrivo dei Longobardi (568), che pongono la capitale a Pavia, mente i Bizantini hanno la capitale a Ravenna. Tra il VII e il X secolo la denominazione Italia viene limitata a una parte del territori tradizionale e troviamo al sud il Ducato d’Italia, che poi sarà il Ducato di Benevento, e la Marca d’Italia in Piemonte.

La nascita del Sacro Romano Impero, con Carlo Magno (800), porta a una organizzazione che comprende anche il Regno d’Italia. La decadenza dell’impero cristiano porta a ridurne il territorio alla Germania e all’Italia centro-settentrionale. I Comuni del nord si ribellano all’imperatore tedesco e, aiutati dal Papa e dalla Sicilia, sconfiggono Federico Barbarossa. L’autonomia rivendicata da molte città porta all’affermazione dei liberi Comuni e delle Repubbliche Marinare. Gli ultimi splendori dell’Impero si hanno con Federico II, che diventa Re d’Italia e di Sicilia, sostiene le arti e favorisce il nascere della prima letteratura italiana con la Scuola Siciliana.

Ai tempi di Dante l’Italia, oltre al significato territoriale, acquista un significato culturale e linguistico; nei secoli successivi si afferma progressivamente l’individualità storia e geografica dell’Italia ed emerge l’ansia dell’unità politica. Dal Trecento la lingua italiana si diffonde progressivamente e sostituisce il latino come lingua ufficiale dei diversi Stati italiani. L’orgoglio italiano emerge in molti eventi storici, come la Disfida di Barletta nel 1503: tredici cavalieri italiani sfidano tredici cavalieri francesi che hanno denigrato gli italiani.

Nel Seicento l’Italia è in una fase di declino con la dominazione spagnola, alla quale farà seguito la dominazione austriaca. Nel Settecento viene rilanciato il progetto di una unità politica dell’Italia e a fine secolo si manifestano i primi segni del Risorgimento. Nel 1797 a Reggio Emilia, nella la Repubblica Cispadana creata da Napoleone, viene adottata la bandiera tricolore, che poi diventerà la bandiera d'Italia. Primi segni del Risorgimento sono considerati anche la Repubblica Romana (1798) e la Repubblica Partenopea (1799).

La nascita dello Stato italiano è anticipata nel periodo napoleonico dalla Repubblica Italiana (1802) e dal Regno d’Italia (1805-1814). L’epopea risorgimentale, tra grandi passioni, moti rivoluzionari e guerre di indipendenza, porta alla nascita del Regno d’Italia il 17 marzo 1861: la capitale è Torino, il re è Vittorio Emanuele II.

Il Veneto tornerà all’Italia dopo la terza Guerra di Indipendenza (1866); Roma e il Lazio si uniranno al nuovo Stato nel 1870 e l’anno dopo Roma diventa la capitale; il Trentino, il Friuli Venezia Giulia, l’Istria e Fiume saranno italiani dopo il primo conflitto mondiale. La sconfitta nella seconda guerra mondiale comporterà la perdita dell’Istria e della Dalmazia e scatenerà la persecuzione degli italiani da parte della ex Jugoslavia con la tragedia delle foibe. La vicenda territoriale si concluderà nel 1954 con il ritorno all’Italia di Trieste. (Felice d’Adamo)

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EXPLICIT La fine di ...

Il partigiano Johnny

di Beppe Fenoglio

(Alba-Cuneo 1922-1963)

… Pierre bestemmiò per la prima ed ultima volta in vita sua. Si alzò intero e diede il segno della ritirata. Altri camion apparivano in serie dalla curva, ancora qualche colpo sperso di mortaio, i partigiani evacuarono la montagnola lenti e come intontiti, sordi agli urli di Pierre. Dalle case non sparavano più, tanto erano contenti e soddisfatti della liberazione. Johnny si alzò col fucile di Tarzan ed il semiautomatico… Due mesi dopo la guerra era finita.

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Tra vigile e vigilia

Nel viaggio tra le parole italiane alla ricerca del senso perduto oggi ho scelto di partire da una pagina del vocabolario di latino, in cui si trovano le parole legate al verbo vìgeo/vigère. Si tratta di un verbo intransitivo, cioè tale che, per completare il suo significato, non richiede nessun elemento lessicale aggiuntivo ... - LEGGI TUTTO

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