Sulle quiete e dolci acque del Lago d’Iseo di tanto in tanto, tra primavera ed estate, si scatena la sarneghera. Una violenta tempesta di vento che scuote il Sebino e i paesi che lo circondano provocando danni ...
ingenti e suscitando paure, tradotte nei secoli in leggenda. L’evento, dai toni cupi in uno scenario apocalittico, è legato alla triste storia di una bella fanciulla di Montisola promessa sposa a un nobile della Franciacorta. La ragazza non voleva sposare il giovane facoltoso e, impotente di fronte al padre, ogni giorno si recava Sensòle davanti al lago per piangere sul suo destino.
Un giorno la fanciulla scivolò inavvertitamente nel lago e venne salvata da un pescatore di Sarnico che aveva notato la scena dalla sua barca. I due cominciarono a frequentarsi segretamente e si innamorarono, ma quando il padre scoprì il loro legame rinchiuse la ragazza nel castello di Sensole e imprigionò il pescatore in una profonda grotta fra i boschi della zona. Quando giunse il giorno del matrimonio combinato dalla famiglia, il padre e il promesso sposo dell’infelice fanciulla decisero di eliminare il pescatore gettandolo nel lago. La ragazza apprese da un’ancella quanto era avvenuto e, presa da disperazione, approfittò di una disattenzione del padre per gettarsi nel lago e ricongiungersi al suo amore.
Ancora oggi i due giovani vivono da innamorati in fondo alle acque del Lago d’Iseo e quando si cercano si scatena la sarneghera. Sul lago cala il buio e si leva un vento impetuoso che sradica alberi e scoperchia tetti, le acque ribolliscono minacciando le imbarcazioni, dal cielo si rovesciano grandine e dirompenti piogge che rievocano le lacrime della sventurata fanciulla. La violenza della natura si intreccia con la violenza dei sentimenti dei due infelici amanti. E’ la vendetta del cielo che da Sarnico, da cui prende il nome, si abbatte su Montisola e sulla Franciacorta. (Felice d'Adamo)
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