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INCIPIT L'inizio di ...

Tristano

di Thomas Mann

(Germania 1875-1955)

Eccoci qui, al sanatorio “La Quiete”! Col suo lungo fabbricato principale e le ali contigue, si stende, bianco e rettilineo, in mezzo all’ampio giardino, che assai piacevolmente adornano grotte, pergolati e chioschetti rivestiti di corteggia d’albero; mentre dietro i tetti d’ardesia si ergono, imponenti, verso il cielo i monti verdi d’abeti e digradanti in piacevoli dirupi.

Ancora il dottor Leander dirige lo stabilimento: barba nera biforcuta, dura e riccia come il crine di cavallo di cui s’imbottiscono i mobili; lenti grosse, scintillanti; aspetto di uomo che la scienza ha raggelato, indurito e riempito di un calmo e indulgente pessimismo…

«Non avrò più fame»

Il primo film che le nostre nonne e le nostre madri andarono a vedere dopo la guerra fu Via col vento. Molte si identificarono in una scena: Rossella torna nella sua fattoria, la trova distrutta, e siccome non mangia da giorni strappa una piantina, ne rosicchia le radici, la leva al cielo e grida: «Giuro che non ... - LEGGI TUTTO

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Cara Italia, ...

 

«Italia Italy - Tutto il bello del Bel Paese» riserva uno spazio a quanti vogliono esprimere sentimenti, idee, riflessioni sull’Italia, a quanti amano raccontare storie o tradurre il loro mondo interiore in versi.

E’ in cantiere anche un premio letterario per le più belle composizioni. Per invio di testi e ulteriori informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Proponiamo intanto alcuni testi pervenuti in redazione e attendiamo riflessioni, racconti o poesie di chi ...

vuol dedicare qualche minuto al proprio Paese.

 

«All'Italia»

Con le sue montagne, colline e pianure

sta ferma,

con i suoi mari, fiumi e laghi

si muove,

con i suoi terremoti, scosse e bradisismi

s’arrabbia,

con le sue città, strade e piazze

si racconta,

con i suoi Eroi, i suoi Caduti e i suoi Vecchi

si ricorda

con i suoi Figli cresce!

Paola Schiaroli di Roma

 

«Viva l'Italia»

Italia mia, sei un gioiello tricolore

con gli strass bianco, rosso e verde

che sono in sintonia con il tuo cuore.

Ogni italiano calza il tuo lungo stivale

mentre passeggia per la capitale

e mai il suo coraggio ha perduto

per combattere ovunque,

il nemico subdolo, spietato

e di far del male compiaciuto.

Sei l’Italia speciale

dal manto imbiancato

e tra laghi e fiumi hai navigato

con i tuoi soldati di nascosto

con appresso il loro fagotto di ricordi

per far rinsavire alcuni uomini bastardi

senza più lumi della ragione

che non volevano accordi.

Sei stata l’Italia della Resistenza Partigiana,

un gesto compiuto in segno d’amore per una patria

che aveva bisogno di un toccasana,

da allora, la donna diventò sull’uomo sovrana.

Italia mia, sei finalmente,

diventata la Patria dei diritti

e non ci sono più derelitti.

Il 2 giugno festeggiano in cielo

le frecce tricolore con molto zelo

te, Italia genuina, che avevi perso la tua bussola,

ma ora hai ritrovato nuovamente, il tuo splendore

e la gioia di ogni tuo passato condottiero

che gridava al mondo intero: “Viva l’Italia, di lei sono fiero”.

Alba Venditti di Roma

 

Voglia d'Europa, voglia di libertà

Nel corso degli anni, tanti, attraverso viaggi e conoscenze fatti soprattutto come insegnante d'inglese, mi sono costruita una ricca identità europea, fatta sì del mio essere italiana, ma con lo sguardo pieno di curiosità ed interesse rivolto agli altri europei, del sud e del nord. Oggi mi fa male, veramente, sentire discorsi antieuropeisti pronunciati da persone ancora giovani che viaggiano e spendono in lungo e in largo senza rendersi conto da dove proviene loro tanta libertà. 

Ho conosciuto i figli di una coppia europea, lei italiana, lui tedesco, come sono belli! Naturalmente bilingui, parlano anche l'inglese, pieni d'interessi positivi e progetti da realizzare su uno spazio più ampio. Ecco, l'identità locale, legata al campanile, mi va proprio stretta e mi auguro che accada anche a tanti, tanti altri italiani/europei.

Emanuela Medoro

 

«Il Paese più bello del mondo non può andare alla deriva»

Cara Italia, in questi giorni sento una profonda tristezza.  Fin da bambina le parole Italia, Patria, dovere, orgoglio mi hanno accompagnato.  L'inno nazionale, il tricolore, le canzoni degli alpini, mi hanno commosso.

Voglio a tutti i costi credere che si possa cambiare, non posso vederti lacerata, infangata, offesa.  Ma come è accaduto spesso, nei momenti più bui, qualcosa accade e le cose cambiano.

Voglio disperatamente crederci perché il paese più bello del mondo non può andare alla deriva.

Alessandra  Ioannucci

 

Sguardo romeno dal Campidoglio

 

Sette colli romani

 

Sulla striscia della follia

Siamo piombati al Campidoglio

E per vedere la meraviglia

Abbiamo salito la retta via.

Abbiamo aperte finestre,

Abbiamo aperte le stanze

Siamo saliti in alto

Alla ricerca di un realismo magico.

Abbiamo toccato le punte, accarezzate bandiere,

Toccato il fondale con le navi da guerra

E abbiamo capito che tutto si svela, con una stella.

La piazza vista dall’alto, le stelle viste dal basso,

Con la moneta nel palmo abbiamo respirato il culto.

Non te ne andare ricordo, ti voglio avere per sempre,

Chiaro come la luna di quella notte, autentico come le pietre.

 

Liliana Gheorghe *

 

* Liliana Gheorghe, originaria della Romania, è residente in Italia da 23 anni. Questa poesia, inviata a Italia Italy, è stata ispirata da una sua visita dentro il Campidoglio per la presentazione di una piccola antologia alla quale aveva partecipato con un racconto sul disagio mentale, e dalla visione che ha avuto di Roma, dall'alto della terrazza che si trova sul tetto di questo  grandioso monumento, per immortalare, in qualche modo, quelle emozioni.

 

Sei un grande Paese e tutti insieme ce la faremo

 

Cara Italia, viviamo un periodo difficile e travagliato, ma io voglio guardati con gli occhi di una ragazza di 15 anni e non accetto di pensarti e vederti come se fossi alla deriva. Voglio ammirarti nei tuoi tanti colori e profumi, so dalla storia che ogni volta che ti sei trovata in difficoltà sei sempre riuscita a risollevarti, a riscattarti, a offrire un futuro. Ecco, a questo voglio pensare: al futuro di noi giovani, offuscato da tante notizie diffuse sui giornali.

Perché non si investe su di noi? E’ vero, siamo i figli del benessere, siamo quelli che abbiamo troppo e non siamo abituati alle rinunce, ma perché la società non ci insegna la fatica, la rinuncia e ci mette sempre davanti le icone inarrivabili, senza costruire e offrire nuove opportunità? Se, accendendo la tv, mi ritrovo davanti a programmi di esperti che parlano di politica e arrivo ai reality, non so davvero a cosa credere. So, però, che tanti laureati volano oltre oceano alla ricerca di una realtà migliore.

Cara Italia, io sogno di credere in te, di vivere e di costruire il mio futuro qui. Vorrei un giorno avere la possibilità di contribuire allo sviluppo e al riscatto di questo Paese, magari confrontandomi con la realtà di altri Stati. Oggi l’Italia che voglio è quella della solidarietà, dell’accoglienza e del rispetto delle varie etnie. Per questo voglio gridarti che sei un grande Paese e tutti insieme ce la faremo. 

Paola Dolci - Istituto Tecnico San Paolo

 San Paolo d'Argon (Bg)

 

Un Haiku* per l’Italia da New York

 

Grapes pressed at sunset

Families creating wine

Italy Unites

 

Uva pigiata al tramonto

 

Famiglie che producono vino

L’Italia si unisce 

Anthony e Leila**

New York

* Haiku è un termine giapponese che indica una brevissima poesia, solitamente di tre versi e senza titolo, che cattura un sentimento o un’immagine ed esprime un’emozione. Il componimento Haiku dovrebbe poter essere espresso in un solo respiro.

** Leila e Anthony Morano sono due giornalisti statunitensi che vivono a New York e che hanno creato The Recipe Hunters, una agenzia di ricette di cucina dal mondo con lo slogan Made with love. Il cognome Morano rivela le radici italiane del nonno di Anthony, partito dalla Calabria con il sogno americano. Per seguire The Recipe Hunters visita il sito www.therecipehunters.com

 

 

Italia

 

Cara Italia,

tu che hai tanta fantasia

e tra musica e arte crei la tua magia

molti popoli sono passati di qua

e hanno lasciato la propria eredità

Siam stati coinvolti in tante guerre

Noi siam gran tifosi

e nello sport siamo orgogliosi

ci accomuna la nostra passione

nel gioco del pallone.

 

Siam stati coinvolti in tante guerre

ma ci siam sempre salvati la pelle

noi ci abbiam provato

ma il nostro esercito non era organizzato.

 

La nostra forma è particolare

assomiglia a uno stivale

verde bianco e rosso sono i colori della nostra bandiera

che l'Italia rende fiera. 

Mazzucchelli - 1CT Itis Ivan Piana

Lovere (Bg)

  

Dall'Argentina, sognando il mio paesino da favola

 

«Cara Italia, sono una donna la cui storia si assomiglia a quella di tante donne immigranti calabresi. Nata a Cropalati, in Calabria, Italia, in un paesino di montagna, proprio da favola, e da dove si possono osservare bellissimi paesaggi. Sono nata nel dopoguerra ed essendo mio padre reduce di guerra ne soffrivamo le conseguenze, il che ci ha costretto ad emigrare quando io avevo due anni. Sebbene gli anni passassero, dai miei genitori gli argomenti di conversazione erano sempre gli stessi: la terra lontana, la nostalgia, la famiglia e tutto ciò che riguardava la famiglia calabrese. Questi sono i motivi per cui la cultura e la lingua italiana hanno acquistato fondamentale importanza nella mia vita. Sono sempre stata in contatto diretto con le mie radici. Dopo 50 anni ci sono ritornata, ho potuto conoscere e ricevere l´affetto della mia famiglia lontana. Sono rimasta commossa dallo splendore dei paesaggi di un mondo che adesso sento veramente mio. È la mia seconda casa, come mi piace chiamarla. Finalmente sono riuscita ad allacciare nel mio cuore l´Italia e l´Argentina.

Alcuni anni fa, un episodio fortuito mi ha avvicinato alla pittura. Da quel momento essa e la mia anima si sono fuse in una forza che sorge dal profondo di me e si plasma in colori e sentimenti». 

     Ida De Vincenzo

da Buenos Aires (Argentina)

per Italia Italy

Nella foto: il quadro di Ida De Vincenzo, Mi paìs mi nostalgia, scelto per rappresentare lo stemma civico di Cropalati (Cosenza).

 

Mia Italia …

 

Protesa in un piccolo mare

sei ponte tra i popoli.

I tuoi lidi sono chimere

per chi sogna un domani.

Culla di storia

sei un libro aperto

per chi ti vuole leggere.

Mille profumi,

mille colori ,

mille storie ti avvolgono,

mentre alto sventola il tricolore,

mia Italia …

                                                                                                         Tonina Perrone

 

 

A  tu per tu con … ITALIA

 

     Mi hanno chiesto di scrivere su di te, Italia mia, ma non so cosa potrei scrivere che non sia già stato scritto. Il 2011 è un anno particolare è il centocinquantesimo della tua Repubblica, che ti ha visto riunita sotto un’unica bandiera. Tutti si son dati da fare per festeggiare questo anniversario. Una domanda mi arrovella le meningi: come l’avresti festeggiato tu? Per le strade sventolano ancora le bandiere ormai sbiadite, logore di mesi lasciate al sole, al vento e all’intemperie. Mi sembrano un po’ rispecchiare l’orgoglio nazionale  che alberga nei cuori degli Italiani in quest’ultimo periodo; sono lontani i tempi dei moti , dei garibaldini, dell’amore  di Patria rinchiuso tra le pagine ingiallite del libro Cuore.

Figlio caro il tempo muta ogni cosa, anche quello. Ho dato al mondo menti eccelse,       anche braccia forti e sudore che ha cementato in terre lontane icone della modernità.

I miei figli hanno attraversato oceani e con ardore hanno portato nel cuore i miei colori, la mia storia, non dimenticando mai di essere Italiani.  Non dico che non ci son state pecore nere, ma al confronto sono macchie che si possono dimenticare. Questo anniversario passerà, desidererei solo che ogni mio figlio trovasse serenità tra le mie braccia, dalle Alpi alle isole. Desidererei leggere nei loro cuori l’orgoglio d’essere italiano.

Ora cosa scriverai? Non ti ho dato nessuna risposta.

E’ vero, ma forse la risposta l’ho trovata in fondo al mio cuore. Quando sento l’inno , vedo il tricolore o  camminando per le vie di un paese straniero, mi volto al suono della nostra lingua, il pensiero vola a te. Questa è la mia terra, una tela a cielo aperto e lotterò perché i suoi colori restino forti e sgargianti, non con la forza, ma con l’amore di conservare a mio figlio questa beltà e ritrovare il vanto di dire: «Sono Italiano».

                                                                                                          Tonina  Perrone

 

EXPLICIT La fine di ...

Il gattopardo

di Giuseppe Tomasi di Lampedusa

(Palermo 1896-1957)

… Pochi minuti dopo quel che rimaneva di Bendicò venne buttato in un angolo del cortile che l’immondezzaio visitava ogni giorno: durante il volo giù dalla finestra la sua forma si ricompose un istante: si sarebbe potuto vedere danzare nell’aria un quadrupede dai lunghi baffi e l’anteriore destro alzato sembrava imprecare. Poi tutto trovò pace in un mucchietto di polvere livida.

Galleria degli Artisti

La Crusca per l'Italia

Una storica istituzione a tutela della lingua italiana, impegnata ancora oggi nelle nuove frontiere dell’evoluzione linguistica, è l’Accademia della Crusca, che ha sede a Firenze nella Villa Medicea di Castello. Il sito web (www.accademiadellacrusca.it) è un portale interamente dedicato alla lingua ... - LEGGI TUTTO

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